mercoledì, Aprile 23, 2025

Eolico Monterosso Calabro, contro Italia Nostra e calabresi

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IL PROGETTO DELLE PALE EOLICHE NELLA FORESTA DI MONTEROSSO DI CALABRIA RISCHIA DI DISTRUGGERE ANTICHI FAGGI, ABETI BIANCHI E SPECIE RARE.

Quattromila alberi da abbattere in Calabria per far posto all’ennesimo parco eolico. Dopo aver devastato gran parte del territorio regionale, spesso in maniera poco legittima, altre pale sono in procinto di devastare la foresta del comune di Monterosso Calabro, sita in località Carbonaio.

Si tratta di un bosco di eccezionale bellezza, che ospita Faggete degli Appennini ed esemplari di Abete bianco autoctono, tutelati dalla Direttiva Habitat.

Anche la fauna presente è oggetto di protezione comunitaria prioritaria (direttiva Habitat e direttiva Uccelli), infatti sono circa diciotto le specie in pericolo di estinzione.  

Immediate le reazioni di Italia Nostra, avvisata già nello scorso novembre dal sindaco del Comune di Monterosso Calabria, che è scesa in campo per evitare la realizzazione del progetto, chiedendo alla Regione Calabria di negare l’autorizzazione.

Il parco eolico viola direttive comunitarie e regionali

«Per realizzare l’impianto eolico e le opere accessorie illustrate nel progetto – fa sapere in una nota Italia Nostra – non si capisce come si potrà evitare di procedere all’abbattimento di alberi tutelati, nonché procurare grave perturbamento alla fauna, violando non solo le direttive comunitarie, ma anche contraddicendo il Quadro Territoriale Regionale Paesaggistico».

Nelle osservazioni e obiezioni depositate da Italia Nostra il 22 dicembre 2021, insieme a quelle dei comuni di Monterosso Calabro, Polia e Capistrano, di Kalabria Trekking, dell’associazione Familia de Rubro Monte, del WWF e della LIPU, sono state evidenziate numerose incongruenze nella rappresentazione degli impatti ambientali e paesaggistici.

È stata pure avanzata richiesta al competente Settore della Regione Calabria di avviare il procedimento per la designazione della “Foresta di Monterosso Calabro e comuni limitrofi” come Zona Speciale di Conservazione e/o Sito di Importanza Comunitaria.

«La società RWE – Renewables Italia s.r.l., parte del gruppo RWE AG con sede ad Essen (Germania), si legge ancora nella nota di Italia Nostra – intende installare, con estensione anche nei limitrofi Comuni di Polia, Capistrano, San Vito allo Ionio, Cenadi e di Jacursi, tre aerogeneratori dell’altezza di 200 m e potenza complessiva di 20,70 MW, oltre a realizzare una rete viaria di accesso lunga più di 5,5 km e una linea interrata di cavidotti lunga quasi 19 km».

«Il 19 gennaio scorso, la Regione Calabria, ha ravvisato, in una sua specifica nota inviata alla RWE e per conoscenza alla stessa Italia Nostra, lacune istruttorie e imprecisioni. Pertanto, ha chiesto di ricevere, entro trenta giorni e pena il rigetto o l’archiviazione della istanza autorizzatoria, le necessarie integrazioni su numerosi e dettagliati profili di impatto ambientale totalmente trascurati o solo genericamente trattati».

Eolico inutile in una regione energeticamente autosufficiente

Sono state, inoltre, richieste, la mappatura di sensibilità sulla presenza di fauna chirottera (i pipistrelli), la geolocalizzazione e la perimetrazione di tutte le aree da sottoporre a disboscamento.

E ancora, l’associazione reclama la localizzazione e descrizioni puntuali (specie, altezza, diametro tronco ed età) delle piante di alto fusto da abbattere, con ogni probabilità più di 4mila.

Italia Nostra continuerà a vigilare, ma questa ulteriore imposizione dell’ennesimo impianto eolico non può essere accettato in una regione che ha raggiunto da anni l’autosufficienza energetica. Una regione che si è vista imporre parchi eolici in ogni dove, che ha subito oltraggi al territorio e alle leggi vigenti.

In un periodo in cui l’albero è messo al centro della vita del pianeta, è impensabile che si debbano abbattere migliaia di esemplari per delle pale che servono solo ad arricchire le grandi multinazionali e a impoverire i territori. L’“affaire eolico” deve essere sventato e il paesaggio tutelato da ogni attacco futuro di gente senza scrupoli.

Numero verde ONA

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