L’amministratore delegato di Eni gas e luce insieme al presidente ENEA (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), hanno presentato “CappottoMio”, un nuovo servizio utile alla riqualificazione energetica dei vecchi edifici condominiali.
Ridurre le dispersioni termiche negli edifici è possibile
Un nuovo progetto che prevede l’installazione di un cappotto termico all’interno degli edifici condominiali e dei vecchi immobili datati tra gli anni 50 e 60.
L’obiettivo di ENEA ed Eni gas e luce è quello di ridurre notevolmente le dispersioni termiche all’interno dei grandi edifici e allo stesso tempo premiare chi sceglie il cambiamento e l’innovazione, con una serie di incentivi.
«Il servizio CappottoMio è la risposta innovativa e completa di Eni gas e luce che va a soddisfare tutte le esigenze del condominio, sia dal punto di vista tecnico che finanziario – dichiara l’amministratore delegato di Eni gas e luce Alberto Chiarini -. Questo servizio, frutto della forte collaborazione tra le diverse professionalità della nostra Società e dei nostri partner, non si limita all’isolamento termico degli edifici ma si estende all’adeguamento energetico delle centrali termiche condominiali, con la possibilità di usufruire anche in questo caso di tutti i vantaggi fiscali previsti dall’ecobonus».
Dalle parole di Chiarini si enunciano interessanti novità, oltre all’invenzione di un metodo che evita inutili dispersioni di energia; le diverse società hanno collaborato a questo progetto pensando soprattutto alle esigenze economiche manifestate dagli italiani.
Il servizio CappottoMio è stato infatti ideato in conformità della normativa in materia di ecobonus (detrazioni fiscali fino al 75% dell’importo dei lavori), sismabonus (fino all’85%) e per chi non lo sapesse sono detrazioni fiscali dirette a coloro che decidono di effettuare dei lavori di messa in sicurezza.
Ma uno degli obiettivi principali di ENEA ed Eni gas e luce è quello di ridare prestigio e permettere la riqualificazione di molte zone attualmente immerse nel degrado, parliamo di interi quartieri che grazie al cappotto termico installato negli edifici potrebbero risparmiare fino al 60% dei consumi.
Un modello virtuoso con rilevanti ricadute ambientali
«Con gli strumenti introdotti dalle ultime leggi di bilancio – dichiara il presidente Enea Federico Testa – si è avviato un modello virtuoso con rilevanti ricadute ambientali, energetiche e sociali in grado di coinvolgere cittadini, multiutility e pubblica amministrazione, grazie soprattutto alla possibilità per coloro che non hanno capienza fiscale sufficiente, o che ritengono di non essere in grado di utilizzarle, di cedere le detrazioni a chi decide di farsi carico degli interventi. Inoltre, l’abbinamento di ecobonus e sismabonus favorisce la riqualificazione di interi quartieri spesso immersi nel degrado».
CappottoMio è nato dalla collaborazione di Eni gas e luce con Harley&Dikkinson ed il supporto di ENEA (di cui abbiamo parlato anche in nostro articolo); insieme si sono posti un altro importantissimo traguardo da raggiungere che è quello di rieducare i consumatori verso un minore ma più intelligente utilizzo di energia in modo da usarne meno ma usarla meglio.
La produzione dei cappotti termici è stata affidata a Versalis società chimica di Eni che si occupa all’interno del suo stabilimento di Mantova, di produrre il polistirene espandibile (EPS), materiale isolante utilizzato per la struttura del cappotto termico.
Per maggiori dettagli consultare i seguenti video, nei quali troverete la presentazione del “CappottoMio”.