L’UNIVERSITÀ PONTIFICIA SALESIANA HA ADERITO UFFICIALMENTE ALLA PIATTAFORMA DI INIZIATIVE LAUDATO SI’, VOLUTA DA PAPA FRANCESCO. PRONTO IL PROGETTO DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO DELL’INTERO CAMPUS UNIVERSITARIO.
Nei giorni scorsi, l’UPS ha presentato in conferenza il piano di efficientamento energetico dell’intero campus universitario. L’ateneo, inoltre, ha aderito ufficialmente alla Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, voluta da Papa Francesco per promuovere i valori dell’ecologia integrale. Lo ha comunicato ai membri della comunità accademica e ai presenti nell’aula magna il rettore don Andrea Bozzolo.

«La questione ambientale costituisce oggi un’emergenza sociale e una grande sfida educativa – ha commentato don Andrea – e l’Università Pontificia Salesiana, che fa già parte della Rete delle Università Sostenibili, intende dare il proprio contributo alla cura del creato con progetti strutturali e con proposte formative».
Diventando una Università Laudato Si’, conclude il prof. Bozzolo, «vogliamo prestare ascolto al grido della Terra e dei poveri, ispirare nuovi stili di vita e favorire una visione del creato come dono di Dio. I giovani sono molto sensibili al tema ambientale e l’Università Pontificia Salesiana vuole camminare con loro per tradurre nei fatti il desiderio di un nuovo rapporto con la creazione, attraverso cui Dio ci parla di Sé».
L’UPS ha avviato un progetto che riduce i consumi e valorizza le fonti rinnovabili
Infatti, installerà un sistema di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia pulita e sostituirà le attuali sei centrali termiche con apparecchiature di nuova generazione. Meno inquinanti e più efficienti dal punto di vista energetico.
Inoltre, la comunità accademica si impegna nella riduzione dell’uso della plastica, dematerializzazione della documentazione cartacea, installazione di postazioni di ricarica dei veicoli elettrici.
«Con il nuovo progetto – afferma don Renzo Barduca, amministratore del campus – l’Università Salesiana risparmierà all’ambiente 230 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno, che corrispondono alla piantumazione di 580 nuovi alberi ogni anno».
Questo progetto, però, aggiunge don Renzo, «ha bisogno di un passaggio fondamentale: la conversione dei comportamenti. Ognuno di noi è chiamato a realizzare l’ecologia della vita quotidiana e a “contagiare” con una nuova mentalità l’ambiente in cui viviamo».

Un bosco di 4mila alberi, grande come l’isola di Ventotene
Il volume delle attività di efficientamento energetico messo a punto dall’UPS è pari a quello di un bosco di 4mila alberi, grande come l’isola di Ventotene. Lo afferma l’arch. Enrico Zoccatelli, presidente dell’impresa che condurrà i lavori.
L’efficientamento del campus è «una rigenerazione urbana ambientale e allo stesso tempo educativa – sottolinea Zoccatelli -. Che ispirerà i residenti che vivono intorno al campus a compiere altre azioni simili in favore dell’ambiente».
L’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici che saranno installati, ha spiegato l’architetto, potrà essere condivisa, nell’ottica di una “comunità energetica”, tanto da evitare lo spreco o un costoso accumulo della stessa.
Il progetto di efficientamento dell’Università prevede anche la certificazione ISO 50001. Questa permetterà di «creare un equilibrio virtuoso tra uomo e natura attraverso l’innovazione e la tecnologia. Ricordiamoci – ha concluso Zoccatelli – di quel bosco di 4mila alberi che ora non esiste ma che grazie a questi interventi esisterà».
La Piattaforma di Iniziative Laudato Si’
“La Piattaforma di Iniziative Laudato Si’ del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale è uno spazio in cui istituzioni, comunità e famiglie possono imparare e crescere insieme, mentre camminiamo verso la piena sostenibilità, nello spirito olistico dell’ecologia integrale. Ti invitiamo caldamente a unirti a questa comunità. La tua “cultura, esperienza, coinvolgimento e talenti” unici sono necessari nel nostro viaggio verso un amore più grande per il nostro Creatore, l’uno per l’altro e per la casa che condividiamo”. (Papa Francesco, Laudato Si’ 14)

Della Piattaforma di Iniziative Laudato Si’, ne ha parlato don Joshtrom Kureethadam, coordinatore del settore Ecologia e Creato del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale del Vaticano.
Don Joshtrom ha ricordato agli intervenuti che in 12mila anni la temperatura della Terra ha subìto una variazione di circa 1°C. Mentre solo dal 1800 a oggi, la temperatura è aumentata di 1,1°C. E uragani, siccità, inondazioni ne sono le conseguenze. E queste saranno catastrofiche, sottolinea il docente della Facoltà di Filosofia appena tornato da Glasgow, sede della COP26, se l’aumento della temperatura del pianeta arriverà a sfiorare i 2,5°C.
Il fenomeno delle migrazioni climatiche
«La crisi climatica è strettamente legata alla povertà, alle carestie e alle malattie che sono la causa principale delle migrazioni – ha ricordato don Kureethadam -. Ma non dimenticarci che il cambiamento è possibile. Ce lo dimostrano le mobilitazioni dal basso dei giovani, delle minoranze e delle comunità che in tutto il mondo si stanno impegnando con coraggio nella difesa del nostro pianeta».
Il futuro dell’ambiente visto dai giovani

Da Glasgow è di ritorno anche la dott.ssa Federica Gasbarro, giovane attivista per il Clima e Y4C IT Delegate alla COP26, secondo cui «la crisi climatica è strettamente legata ai diritti umani, alla pace e all’economia, in altre parole alla sopravvivenza dell’umanità».
Per la rappresentante di Youth4Climate «forse non riusciremo a sopravvivere alle nuove condizioni ambientali. Ma abbiamo ancora tempo». Gasbarro ha, poi, concluso il suo intervento affermando che «l’ambiente non appartiene a nessuno, se non a ciascuno di noi».