giovedì, Ottobre 3, 2024

Efficientamento energetico nelle scuole, Latina risparmia

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GLI INTERVENTI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO EFFETTUATI DALLA PROVINCIA DI LATINA NEGLI ISTITUTI SUPERIORI FA RISPARMIARE ALL’ENTE 245MILA EURO. CONSUMI GIU DEL 35%

La Provincia di Latina fa sapere che gli interventi di efficientamento energetico eseguiti negli edifici scolastici di propria competenza, stanno producendo ottimi risultati in fatto di risparmio economico. Sono oltre 245mila euro i soldi rimasti nelle casse dell’ente, una somma pari circa al 35% di quello che si spendeva prima, un dato che si basa sulla media dell’ultimo triennio.

Gli interventi sono stati eseguiti sugli impianti di riscaldamento. Spiega la Provincia che “Rispetto all’annualità 2022 – vale a dire il periodo compreso tra novembre 2021 e aprile 2022 – il risparmio complessivo è stato di 245.593 euro, nonostante i rincari energetici degli ultimi anni. Il dato si riferisce alle spese di riscaldamento dei 44 edifici scolastici superiori di competenza dell’ente ai quali si aggiunge la sede di via Costa. Se nell’anno precedente la spesa ammontava a 1 milione 128mila euro, l’ultimo conteggio è invece di poco più di 882mila euro. Con un risparmio di oltre 946mila metri cubi di gas“.

Gerardo Stefanelli, presidente della Provincia di Latina

Efficientamento energetico, quanto si risparmia

L’ente provinciale fa anche qualche esempio pratico di risparmio. Al liceo “Meucci” di Aprilia il risparmio è stato di quasi 22mila euro; il più alto è stato invece al liceo scientifico “Majorana” di Latina, per circa 32mila euro. All’istituto Pacifici – De Magistris” di Sezze, centro dei Monti Lepini, di oltre 12mila euro.

Questi numeri rappresentano il risultato degli interventi messi in campo nell’ultimo anno dal Settore edilizia scolastica e pianificazione della Provincia con l’inserimento negli edifici scolastici di centrali termiche a condensazione e di nuove valvole termostatiche intelligenti che modulano l’impianto di riscaldamento sulla base della temperatura interna ed esterna“.

Entro l’avvio del nuovo anno scolastico, aggiunge la Provincia, tutti gli istituti saranno dotati di nuovi impianti. Così il risparmio e l’efficientamento energetico saranno massimizzati.

I numeri premiano la scelta di investire sulla sicurezza e la sostenibilità ambientale delle nostre scuole oltre che produrre evidenti benefici sui conti dell’ente La Provincia di Latina continua a investire sull’edilizia scolastica e sulla modernizzazione degli impianti termici“, ha commentato il presidente Gerardo Stefanelli.

efficientamento energetico

Gli incentivi statali per l’efficientamento

Stima il Masaf – ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste – che l’Italia abbia una intensità energetica primaria inferiore di circa il 18% rispetto alla media UE. Si tratta quindi di uno dei Paesi a maggior efficienza energetica. “Gli obiettivi nazionali di efficienza energetica prevedono una riduzione di 20 milioni di Tonnellate Equivalenti di Petrolio (TEP) al 2020“.

Da qualche anno esiste anche una figura che si chiama “Energy manager“. Si tratta di un professionista che ha il compito di valutare i consumi, per qualsiasi struttura – pubblica o privata – e di ottimizzarli. Sia attraverso un uso razionale e responsabile, sia proponendo interventi mirati all’uso di fonti rinnovabili ed all’efficientamento energetico dell’edificio.

Al caldo della stufa

Efficientamento energetico con gli aiuti di Stato

Il PREPAC – Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale si pone come obiettivo l’efficientamento energetico di almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato. Lo stanziamento è di 335 milioni di euro. La cabina di regia è condivisa dal Ministero dello sviluppo economico e dal Ministero dell’ambiente.

Gli incentivi statali sono rivolti sia agli enti statali stessi e quindi riguardano la pubblica amministrazione, sia ai privati.

Per quanto riguarda i privati, lo Stato riconosce ad esempio uno sconto fino al 75% sulle imposte per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici. Tra gli interventi da fare, ci sono quelli di coibentazione delle pareti, tetti o infissi; l’installazione di pannelli solari o di altri impianti che permettono di produrre o consumare fonti rinnovabili o sostituire quelli presenti più efficienti.

Ci sono anche il conto termico e il sistema dei certificati bianchi come forme di incentivo. Il primo è un contributo economico che si concede per l’acquisto di stufe, termocamini e caldaie a biomassa. Il secondo riguarda invece l’attestazione dei risparmi effettivamente raggiunti negli usi finali di energia attraverso gli interventi eseguiti.

efficientamento energetico
Pannelli solari

L’ultimo bando emanato: fotovoltaico a uso produttivo

L’ultimo avviso pubblico emanato in fatto di efficientamento energetico riguarda la realizzazione di impianti fotovoltaici a uso produttivo. Si tratta di un avviso rivolto alle aziende dei settori agricolo, zootecnico e agroindustriale. Le risorse ammontano a circa un miliardo di euro e rientrano nell’ambito del Missione 2 del PNRR, investimento Parco Agrisolare.

Le domande dovranno essere presentate tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE, accessibile dall’Area Clienti GSE. Si potrà partecipare all’avviso dalle 12.00 del 12 settembre 2023 fino alle 12.00 del 12 ottobre 2023.

Tra le principali novità del nuovo bando ci sono, come ha spiegato il Masaf: “Incremento dell’intensità di aiuto massima concedibile fino all’80% per le imprese della produzione agricola primaria e della trasformazione agricolo in agricolo; introduzione della nuova fattispecie di autoconsumo condiviso; partecipazione di imprese in forma aggregata; possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sui tetti dei fabbricati agricoli con potenza fino ad un massimo di 1.000 kWp per impianto; raddoppio della spesa massima ammissibile per sistemi di accumulo fino a 100.000 euro; raddoppio della spesa massima ammissibile per dispositivi di ricarica fino a 30.000 euro; spesa massima per beneficiario pari ad 2.330.000 euro“.

Numero verde ONA

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