martedì, Novembre 5, 2024

Donne magistrato a Palermo uniscono le forze contro i reati agli animali

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DOPO L’ENNESIMO EPISODIO DI VIOLENZA SUGLI ANIMALI, CHE HA VISTO COME PROTAGONISTA UN POVERO PITBULL DI NOME ARON LEGATO A UN PALO E BRUCIATO VIVO DAL SUO STESSO PADRONE, UN POOL DI MAGISTRATI DONNE DI PALERMO HA DECISO DI INSORGERE CONTRO I REATI DI CUI SONO VITTIME I NOSTRI AMICI A QUATTRO ZAMPE. L’ORGANIZZAZIONE INTERNAZIONALE DI PROTEZIONE ANIMALI OIPA COMMENTA: «ALTRE PROCURE SEGUANO L’ESEMPIO»

Una crescente ondata di orrore contro gli animali: un pool di donne magistrato in trincea

Il mondo è testimone di una preoccupante ondata di orrori inflitti agli animali, con crimini sempre più efferati e sconcertanti. Impiccagioni, avvelenamenti, annegamenti, diventano tristi epiloghi di creature indifese, vittime di una crudeltà senza freni.

Tuttavia, il recente caso di Aron, un giovane pitbull, ha raggiunto livelli di barbarie che sfidano ogni immaginazione. Il povero cane è stato legato a un palo e bruciato vivo dal suo stesso proprietario a Palermo, scatenando un’ondata di indignazione senza precedenti, sia da parte delle associazioni animaliste sia da parte di cittadini e Istituzioni. 

La necessità di affrontare con fermezza e determinazione questi atti inumani si potrebbe concretizzare grazie a un pool di donne magistrato della Procura della Repubblica di Palermo, che ha deciso di dedicarsi appositamente ai reati commessi contro gli animali. 

OIPA sostiene il lavoro delle donne magistrato: «altre procure seguano l’esempio»

L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (OIPA), ha espresso la sua gratitudine al procuratore Maurizio de Lucia per l’iniziativa intrapresa, auspicando che altre procure seguano questo esempio virtuoso. Il gruppo di lavoro è composto da quattro sostituti procuratori: Clio Di Guardo, Giulia Falchi, Maria Forti e Federica Scuderi.

I magistrati, sotto la coordinazione del procuratore aggiunto Ennio Petrigni, affronteranno una vasta gamma di illeciti legati agli animali, spaziando dai combattimenti clandestini tra cani alla macellazione abusiva, dalle corse clandestine di cavalli al commercio abusivo di animali da compagnia, fino allo sfruttamento dei cavalli nelle carrozze turistiche.

La denuncia di OIPA 

In risposta, l’OIPA ha presentato una denuncia presso la Procura della Repubblica di Palermo per maltrattamento e uccisione di animali. L’associazione si costituirà parte civile nel processo contro l’assassino di Aron e ha chiesto al sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, di emanare un’ordinanza interdittiva che impedisca al soggetto, nonché ai suoi familiari e conviventi, di detenere animali.

L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, nel congratularsi con il pool di Palermo, si è dichiarata pronta a supportare attivamente questo importantissimo lavoro. 

Non lascia spazio a interpretazioni il commento del presidente dell’associazione, Massimo Comparotto. «Aspettiamo un inasprimento delle pene per i reati contro gli animali, come promesso da diverse parti politiche. Soggetti che incrudeliscono contro gli animali sono soggetti pericolosi che possono tranquillamente passare dall’animale all’uomo. L’ordinamento dovrebbe considerare anche questo».

L’attenzione su questo fronte è fondamentale e la formazione di questo pool dedicato testimonia l’impegno crescente delle istituzioni nel contrastare i maltrattamenti verso gli animali, una battaglia che l’OIPA spera diventi sempre più diffusa e condivisa a livello nazionale.

Gli attivisti di AnimaLiberAction chiedono pene più severe

Nei giorni scorsi, anche AnimaLiberAction era insorta, chiedendo un inasprimento della legge 20 luglio 189/2004, “Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate”.

In una nota, il presidente dell’associazione, Gianluca Bisogno, aveva dichiarato «Come associazione che rappresenta i diritti inviolabili degli animali e dei cittadini che amano e rispettano queste creature, stiamo raccogliendo le firme, attraverso i nostri canali social, nellobiettivo di presentare in Parlamento 500mila nomi, 500mila voci che insieme a noi domandano una società nuova, giusta, in cui, anche in termini educativi, luccisione di un animale sia concepita come azione criminale gravissima e come tale punita, attraverso pene esemplari, da creare ad hoc.
Stiamo chiedendo a tale scopo un interrogazione parlamentare per mettere davvero la parola fine a tali barbarie»
.

Una statua in ricordo di Aron 

In attesa degli sviluppi, alcuni attivisti hanno chiesto all’amministrazione comunale di Palermo di erigere una statua in ricordo di Aron nella suggestiva piazza delle Croci. Luogo in cui Carmelo Russo, soprannominato “ùspadaccino”, lo scorso 6 gennaio ha compiuto il delitto. Una vicenda tristissima che ha scosso l’opinione pubblica, rivelando la brutalità inaccettabile inflitta agli animali.

La proposta di un monumento per Aron non è solo un gesto simbolico, ma un impegno concreto per preservare la memoria di un essere innocente che ha subito un destino ingiusto.

Numero verde ONA

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