Come differenziare il polistirolo? Fare una raccolta differenziata corretta non è facile come potrebbe sembrare a prima vista. Ci sono infatti alcuni materiali e oggetti che dopo l’utilizzo, al momento di essere gettati tra i rifiuti, generano sempre dei dubbi. Non siamo sicuri se inserirli nell’indifferenziato, nella plastica o chissà dove.
Uno dei materiali che non è sempre facile identificare e che spesso ci lascia confusi nella raccolta differenziata è il polistirolo. In quale contenitore va gettato il polistirolo? Plastica, umido o indifferenziata?
In questa guida scopriamo tutto quello che c’è da sapere per differenziare in modo corretto i prodotti di imballaggio e scopriamo perché è così importante riciclare il polistirolo.
Indice dei contenuti Polistirolo: a cosa serve e dove si getta Raccolta differenziata del polistirolo Tutelare l’ambiente: scegliere polistirolo compostabile Tempo stimato di lettura: 5 minuti |
Differenziare il polistirolo: dove si butta?
Il polistirolo è un materiale molto utilizzato negli imballaggi industriali, di magazzino e alimentari. È usato anche come materiale edile per le sue proprietà isolanti.
Molti oggetti che ci sembrano costruiti in plastica sono molto spesso, in realtà, fatti di polistirolo. La distinzione tra questi due materiali non è infatti facilissima, da cui derivano molti dubbi sul contenitore dei rifiuti nel quale collocarlo.
Cos’è il polistirolo e come si classifica?
Andiamo con ordine. Cos’è esattamente il polistirolo? Il polistirolo, anche detto polistirene, è un polimero termoplastico ricavato dallo stirene. Lo stirene si trova nelle piante e in alcuni frutti. Quello usato per realizzare il polistirolo a livello industriale è però solitamente ricavato dal benzene (costituente naturale del petrolio).
Il polistirolo espanso (EPS) è un tipo di polistirene che viene ricavato aggiungendo il pentano durante l’immersione in acqua. Il polistirolo espanso è il tipo di polistirolo che riconosciamo più facilmente e che chiamiamo semplicemente polistirolo.
Per intenderci è quel materiale di solito bianco, molto leggero e sbriciolabile che viene solitamente usato negli imballaggi.
Il polistirene espanso è un isolante termico, impermeabile all’acqua e resistente a batteri, funghi o altri microorganismi, come pressoché tutti i derivati del petrolio. In aggiunta, questo materiale è particolarmente leggero e quindi facile da trasportare.
Quali oggetti sono fatti di polistirolo?
Il polistirolo viene usato nei classici imballaggi in polistirolo espanso che proteggono elettrodomestici e prodotti vari particolarmente delicati, negli imballaggi di alimenti, etc.. Non è vero però che tutti gli imballaggi sono fatti di polistirolo.
Può essere usato anche per costruire rasoi usa e getta, posate e piatti monouso, pannelli isolanti e altri oggetti che siamo abituati a considerare di plastica.
Come si può differenziare il polistirolo?
Su tutti i prodotti c’è un marchio che riporta la sigla che identifica il materiale e il codice di riciclo.
Riguardo la raccolta differenziata polistirolo, tutti i polimeri come il PVC e altre plastiche dovrebbero essere conferite nel contenitore della plastica di colore giallo. Il polistirene o polistirolo ha Sigla PS e codice riciclo 6.
Prima di gettare nella plastica un oggetto che reca questa sigla assicuratevi però di aver letto con attenzione il regolamento della raccolta differenziata nel vostro municipio. In alcuni comuni, infatti, il PS viene conferito nella plastica solo nel caso dei piccoli oggetti e piccoli imballaggi, come prevede il regolamento della differenziata nei comuni di Milano e Roma. Invece viene conferito nel secco indifferenziato nel caso di grandi imballaggi.
- Pulite l’oggetto o l’imballo da residui vari.
- Controllate la sigla e il codice di riciclo. C’è sempre!
- Controllare il regolamento comunale prima di gettarlo nella plastica.
Differenziare il polistirolo: perché controllare la sigla?
Perché è importante controllare la sigla apposta sul materiale? Perché non tutto quello che ci sembra polistirolo lo è. A volte gli imballaggi sono fatti di polimeri diversi dal PS. Inoltre anche alcuni oggetti che ci sembrano di plastica sono in realtà in PS.
Tutti questi materiali vanno conferiti comunque nella plastica. Allora perché guardare con attenzione la sigla? Una raccolta differenziata consapevole è utile a confrontarsi con i nuovi materiali, che sempre più numerosi, si affacciano sul mercato, allo scopo di diminuire il nostro impatto sull’ambiente. Questi materiali possono assomigliare molto a quelli tradizionali. Ma potrebbero distaccarsi da loro proprio nelle loro potenzialità green e nel riciclo.
Il polistirolo compostabile biodegradabile
Sul mercato si sono recentemente affacciati nuovi tipi di polistirolo più green. Il polistirolo compostabile è creato utilizzando i materiali di scarto dell’agricoltura, nell’ottica di un’economia circolare. Questo tipo di polistirolo ha un codice di riciclo differente e può essere conferito insieme all’organico. Si tratta infatti di un materiale compostabile e perfettamente biodegradabile.
A vedersi è identico al polistirolo prodotto a partire dal benzene (petrolio). Leggere con attenzione sigle e codici di riciclo appare dunque essenziale per non sprecare le possibilità per una differenziata più efficace.
Differenze tra polistirolo e quello compostabile
Qual è la differenza tra il polistirolo industriale e quello compostabile? La differenza tra questi due materiali è definita dal tempo. Le plastiche sono degradabili. A degradarsi però impiegano un tempo molto lungo. Il polistirolo compostabile, invece, si degrada alla stessa velocità, o quasi, di una mela.
In questo momento il riciclo del polistirolo non sempre va a buon fine. L’efficacia della raccolta differenziata non è sempre ottimale e il polistirolo da noi utilizzato potrebbe finire ad inquinare il nostro ambiente. Potrebbe dunque finire con il peggiorare la situazione già allarmante dell’inquinamento marino da plastica. Per questo motivo acquistare prodotti imballati attraverso il biopackaging e acquistare in modo consapevole è di grande aiuto per l’ambiente.