giovedì, Dicembre 5, 2024

“Di luce propria”: arte nell’era della transizione ecologica

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Opere d’arte e Codici Visivi, in mostra, individuano una serie di nuovi campi di ricerca, che rappresentano il tema generale dell’Arte, dell’Ambiente e della sua Ecosostenibilità.

Germano Celant, attraverso le sue mostre, i suoi scritti e i suoi appunti, mi ha insegnato che una “mostra” ha il ruolo di portare, all’attenzione del grande pubblico, l’assemblaggio scelto di artefatti e materiali, avvalendosi di una osmosi tra diversi linguaggi.

Questi vanno dalla storia dell’arte all’architettura, dalla grafica al design, dall’uso dei media cartacei ed elettronici.  Per arrivare, infine, a un insieme sintetico di concetti e ruoli, che educa il pubblico del mondo reale e contemporaneo.

“Di Luce Propria”

È il caso della mostra “Di Luce Propria” rassegna d’arte contemporanea promossa dall’associazione “Ambiente Puglia”. L’esposizione è curata dal critico d’arte Carmelo Cipriani. Sarà aperta al pubblico dall’11 dicembre 2021 al 9 gennaio 2022, al “Faro Futuro” (Fiera del Levante) in Via Massaua, 18 a Bari. Vi sarà possibile vedere, leggere, apprezzare e raccogliere concetti, dalle opere d’arte di Iginio Iurilli, Annalisa Pintucci, Giuseppe Teofilo e altri artisti.

“Di Luce Propria” propone nuove opere d’arte e nuovi Codici Visivi, superando il senso visivo comune del Novecento in Europa. Questa suggerisce nuovi sistemi di segni innovativi, fondati sull’autonomia culturale di ogni artista che, con le sue opere, memorie, studi, desideri, speranze e passioni, configura il suo concetto, creato dall’iterazione tra l’esperienza artistica, mondo ideale e mondo contemporaneo naturale/artificiale in cui vive. È una nuova dimensione, non statica, che sviluppa, ogni volta, idee, opere ed emozioni diverse.

L’Arte, l’Ambiente e la sua Ecosostenibilità

Le esperienze artistiche più recenti, hanno individuato una serie di campi di ricerca nuovi, in cui il tema generale dell’Arte, dell’Ambiente e della sua Ecosostenibilità, si presenta con una serie di opere nuove, omogenee e complesse. Queste sono definite da un insieme di esperienze che individuano un ruolo determinante dell’Arte Contemporanea, nel contesto Ambiente /Natura/Mondo Contemporaneo.

E dimostrano che l’Arte Contemporanea, oggi, può mettere in evidenza la realtà, indicando anche, il suo ruolo di Valore Sociale, Collettivo e Politico. Queste opere fanno chiarezza, in un processo di conoscenza di valori difficili e impegnativi, attraverso cui è possibile informare e educare l’umanità, indicando orizzonti positivi per l’educazione degli uomini, delle donne e, soprattutto, dei bambini e degli adolescenti, futuri abitanti del pianeta Terra.

L’uomo non può vivere senza Arte e, quanto più la vita intorno a sé si specializza, tanto più egli sente la necessità dell’Arte. Che vivifica la propria vita, i propri sentimenti, le proprie passioni. Da qui l’importanza della presenza dell’Arte e l’interesse per suoi caratteri Critici e Propositivi dei suoi Valori. Figli di un particolarissimo momento storico in cui, il grande e veloce sviluppo dell’industria, in tutti i campi, attraverso un uso e abuso delle conquiste tecnologiche, hanno contribuito, nostro malgrado, al pieno dominio sulla Natura.

L’Arte nel progresso umano nel rispetto della Natura

È anche vero che, la fiducia di poter costruire un mondo nuovo, capace di utilizzare con correttezza tutte le risorse umane e naturali, a disposizione dell’uomo sulla Terra, sviluppando e organizzando tutte le energie ancora esistenti, spinge l’Arte ad assumere una dimensione eroica di valutazione dei Valori e dei risultati, comunicando al grande pubblico, come questa mostra fa, il suo carattere Critico, Analitico, Conoscitivo e Propositivo.

Le  percezioni positive e propositive sono, a mio avviso e ad esempio, leggibili nelle opere di Iginio Iurilli, Annalisa Pintucci e Giuseppe Teofilo, ognuna delle quali costituisce un pezzo della storia contemporanea rendendole attuali e necessarie.

Esse supportano e sviluppando un pensiero Collettivo Politico e un Valore Sociale, che diventa, esso stesso, strumento di valutazione della vera emancipazione e del vero sviluppo sociale.

In un momento in cui, la crisi di coscienza dello sviluppo industriale, dà all’Arte Contemporanea il ruolo illuminare le menti umane sugli errori dell’intelligenza. Proponendo la semplice naturale umanità sulla Terra e rilanciando lo spirito di libertà e di autonomia critica, che ha sempre caratterizzato la sostanza stessa dell’Arte nel progresso umano nel rispetto della Natura.

La nuova cultura artistica del terzo millennio

Da qui, il grande contribuito Analitico, Sociale, Collettivo, Politico dell’Arte, elaborata dal gruppo degli artisti, identificato in un’Arte attenta a rilevare i Valori Primi dell’umanità contemporanea, attraverso forme, materiali e colori. Nonché attraverso una rifondazione del linguaggio artistico, che riflette il mondo in cui viviamo, viaggiando tra intelletto, gioco, tecnica e realtà; tra Arte e Ambiente e che, lavorando ognuno autonomamente, hanno riscoperto anche, una unità di intenti.

Unità di intenti che provoca la suggestione analitica della vita contemporanea, superandola e percependone i valori migliori dell’umanità immensa, immersa nella Natura. Individua elementi nuovi, nuovi orizzonti, sentieri e vie da vivere ed esplorare, attingendo alla sensibilità di ognuno di loro, che sprigiona una volontà di essere contemporanei. Senza annullare il passato, la storia.

Anzi partendo da essa e cogliendo in essa e nei suoi passaggi più importanti, la base per fondare nuovi comportamenti sociali, nuove sensibilità, nuove scoperte di elementi primi, esistenti nell’umanità, che l’Arte Contemporanea ha il ruolo di stimolarli per farli riapparire.

Facendoli ritornare presenza attiva nella vita reale, al fine di orientare e attuare nuove scelte sociali, in un contesto affollato di suggestioni e notizie che necessita di informazione corretta e individuazione dei Valori Sociali, Collettivi e Politici che possono, a mio avviso, riallineare il rapporto tra Umanità, Natura e Ambiente. Costituendo la nuova struttura sociale su cui si può costruire, tutta la nuova cultura artistica del terzo millennio.

Al “Faro Futuro”, Arte, Ambiente, Natura e Architettura splendono “Di Luce Propria”

Un’iterazione che apre a nuovi orizzonti artistici di ricerca esplorativa tra Arte, Ambiente, Natura e Architettura che, su volontà degli artisti, può ampliarsi, dilatarsi, espandersi in una dimensione più ampia, da allestirsi, ad esempio, negli ampi spazi della Fondazione Museo Pino Pascali a Polignano a Mare, che può, a mio avviso, in continuità con il pensiero di Pino Pascali, aprirsi alle nuove ricerche di Arte Ambientale. Proponendo nuove opere d’arte e nuove iterazioni tra il pubblico contemporaneo e l’Arte del Terzo Millennio, in continuità con la mostra “Di Luce Propria”, allestita al “Faro Futuro” (Fiera del Levante) in Via Massaua, 18 a Bari.

Bibliografia Essenziale:

Germano Celant – The Story of (my) Exhibitions – Inglese/Italiano, Silvana Editoriale S.p.A., Milano, 2021.

Mostra:

DI LUCE PROPRIA – rassegna d’arte contemporanea curata dal critico d’arte Carmelo Cipriani, 11 dicembre 2021 / 9 gennaio 2022, presso Faro Futuro (Fiera del Levante) in Via Massaua, 18 – Bari.

Artisti:

Iginio Iurulli, Annalisa Pintucci, Giuseppe Teofilo, Tullio De Gennaro, Franco Dell’Erba, Piero Di Terlizzi, Raffaele Fiorella, Paolo Lunanova, Franco Menolascina, Pippo Patruno, Rosmarie Sansonetti, Giuseppe Sylos Labini.

Orari:

da Lunedi a Domenica ore 18:30 – 20:30.

Info: 0808657000.

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