giovedì, Gennaio 16, 2025

Deforestazione: esperti WWF rispondono ai principali dubbi

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La deforestazione risulta essere uno dei temi più caldi del momento. A testimonianza di ciò, le domande che ogni giorno gli utenti della rete, cercano su google o altri motori di ricerca.

A fare scalpore è proprio il numero di domande, aventi per oggetto dei dubbi sulla deforestazione. Questo dimostra che finalmente il pubblico mostra interesse per l’ambiente e le sue problematiche.

I suggerimenti di autocompletamento di Google mostrano come le stesse domande vengano cercate ovunque in Europa:

  • Cos’è la deforestazione?
  • Cosa causa la deforestazione?
  • Come possiamo fermare la deforestazione?
Deforestazione
Alberi tagliati.

Alla luce di tutti questi dubbi, anche la comunità scientifica ha deciso di intervenire. Difatti, scienziati ed esperti di sette Paesi, cioè Belgio, Ungheria, Italia, Polonia, Portogallo, Romania e Svezia, hanno deciso di rispondere a tutti, attraverso dei videoclip molto interessanti.

La risposta italiana finisce sulle nostre tavole

L’Italia ha schierato come suo esponente nell’iniziativa il Prof. Giorgio Vacchiano, che ha brillantemente illustrato il problema, portando all’attenzione anche il fatto che le conseguenze della deforestazione, finiscono inevitabilmente anche a tavola.

Deforestazione
Prof. Giorgio Vacchiano

Professore e ricercatore, Giorgio Vacchiano rappresenta un’eccellenza italiana a supporto della gestione e pianificazione forestale.

“Vivendo in Paesi dove la deforestazione è trascurabile, dobbiamo prestare attenzione a ciò che consumiamo.

L’UE sta lavorando a una legge che possa ridurre al minimo la deforestazione importata, ma tutti noi possiamo iniziare a interrogarci sull’origine dei prodotti che consumiamo, in particolare il cibo che finisce nei nostri piatti.” 

L’Unione Europea e il fenomeno di deforestazione mondiale

Nel dettaglio, le foreste coprono il 31% della superficie terrestre, ma stanno scomparendo velocemente.

Purtroppo, nonostante l’importanza che ha ogni singolo albero, un’area grande quasi quanto la Svezia viene persa ogni 12 anni

Uno dei principali responsabili di tale perdita è proprio l’Unione Europea. Infatti, l’UE, per quanto riguarda l’importazione mondiale di deforestazione, è seconda solo alla Cina.

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Conseguenze della deforestazione.

Tra gli esperti che hanno aderito all’iniziativa troviamo anche la Dott. Réka Aszalós, ecologista forestale del Centro di Ricerca Ecologica, Ungheria.

La Dott. Aszalós ha rivelato che:

“In Amazzonia, le principali cause di deforestazione sono l’allevamento di bestiame e la produzione di soia.

La maggior parte della soia viene poi destinata all’alimentazione animale, e gran parte della carne bovina viene esportata in Nord America e in Europa.

Quindi, con un po’ di esagerazione, possiamo anche dire che le foreste vengono trasformate in hamburger”.

#Together4Forests, l’iniziativa a tutela dei nostri alberi

Sono già passati due anni dall’inizio della mobilitazione in favore di una legge che limitasse la scomparsa di tutti i nostri alberi.

Il WWF e altre duecento ONG sono schierati in prima linea proprio per la realizzazione di una legge che ponga fine definitivamente a questo “martirio”.  

Ad oggi, la campagna #Together4Forest, solo in Europa, ha raccolto circa 1.2 milioni di consensi.

Tuttavia, se da una parte abbiamo il capitalismo e il consumismo che fanno pressione sul forte bisogno di carta e derivati, dall’altra parte abbiamo persone, che anche in Italia, mettono in moto numerose iniziative a tutela degli alberi.

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#Together4Forest

Quindi, è un grido comune quello di tutelare le nostre foreste, eppure, quello di un pianeta completamente verde e dalle foreste intatte, per adesso, sembra solo un sogno lontano.

Se vuoi consultare gli altri video di risposta agli utenti google, clicca sul seguente link.

Numero verde ONA

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