domenica, Dicembre 8, 2024

Conservazione dei cetacei nel Mediterraneo: il punto di Marecamp 

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IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEGLI OCEANI, MARECAMP, ORGANIZZAZIONE NON PROFIT DEDICATA ALLA CONSERVAZIONE MARINA, TIRA LE SOMME SUI PROGRESSI NELLA PRESERVAZIONE DEI CETACEI NEL MEDITERRANEO. GRAZIE ALL’IMPEGNO INSTANCABILE DI VOLONTARI E COLLABORATORI E A UNA VASTA RETE DI PARTNER NAZIONALI E INTERNAZIONALI, L’ASSOCIAZIONE HA RAGGIUNTO RISULTATI NOTEVOLI NELLA PROTEZIONE DI BALENE E DELFINI

Marecamp: un decennio di successi nella conservazione dei cetacei

Negli ultimi dieci anni, Marecamp ha ottenuto notevoli risultati nella conservazione dei cetacei nel Mediterraneo. Grazie al programma “Dolphin Watching and Conservation in the Gulf of Catania”, ha sviluppato iniziative educative. Queste hanno coinvolto oltre 8mila persone da tutto il mondo, inclusi più di mille giovani reclutati tramite scuole e università. Questi programmi hanno sensibilizzato il pubblico sull’importanza della biodiversità marina.

L’associazione ha monitorato centinaia di cetacei lungo le coste siciliane, raccogliendo dati preziosi sulla loro salute, comportamenti e interazioni con le attività umane lungo 6mila miglia nautiche. Ha altresì condotto ricerche innovative per migliorare le strategie di mitigazione degli impatti. Come l’uso di dispositivi di allerta per le reti da pesca, con l’obiettivo di proteggere a lungo termine gli habitat naturali dei cetacei.

Citizen Science e la conservazione dei cetacei

Tra le azioni messe in campo, Marecamp ha coinvolto attivamente cittadini e comunità locali in iniziative concrete di conservazione marina. Parliamo ad esempio della raccolta annuale di macrorifiuti galleggianti, che ha portato alla rimozione di 7 tonnellate di scarti, di cui il 94% era plastica

Studenti, diportisti, pescatori, autorità marittime e appassionati di immersioni hanno altresì partecipato con entusiasmo all’iniziativa “Amici dei Delfini“, segnalando centinaia di avvistamenti di tartarughe e mammiferi marini sia vivi sia spiaggiati.

In pieno spirito di “citizen science”, o scienza partecipativa, le informazioni raccolte dai cittadini hanno consentito agli attivisti di Marecamp di analizzare dati importanti, formulare ipotesi sullo stato di conservazione dei cetacei e censire specie rare come orche, pseudorche, stenelle, foche monache, tartarughe liuto e megattere.

Questo monitoraggio costante è fondamentale per rilevare variazioni nelle popolazioni di cetacei e tartarughe, che potrebbero indicare cambiamenti nell’ecosistema o effetti di attività umane. Inoltre, consente di sviluppare strategie di conservazione mirate e tempestive per proteggere le specie in pericolo e i loro habitat.

Biodiversità dell’Orientale sicula 

I dati si aggiungono alle informazioni già raccolte sulla biodiversità della Sicilia orientale che conta ulteriori sei specie di cetacei regolari monitorate costantemente. 

Queste includono: 

  • Delfino Comune (Delphinus delphis): noto per i suoi salti e acrobazie, è una specie di cetaceo regolarmente avvistata nelle acque siciliane;
  • Tursiope (Tursiops truncatus): conosciuto anche come il delfino dal naso a bottiglia, è spesso avvistato vicino alla costa e interagisce frequentemente con gli esseri umani;
  • Grampo (Grampus griseus): delfino dalla testa arrotondata senza rostro (il muso) che si distingue per le numerose cicatrici bianche sul corpo, risultato delle loro interazioni sociali;
  • Zifio (Ziphius cavirostris): cetaceo di acque profonde, più difficile da avvistare ma regolarmente presente nelle acque siciliane;
  • Capodoglio (Physeter macrocephalus): il più grande dei cetacei odontoceti (dentati), famoso per la sua grande testa e le immersioni profonde alla ricerca di calamari giganti;
  • Balena pilota (Globicephala melas): anche conosciuta come globicefalo, è una specie sociale che si trova spesso in gruppi numerosi.

Promozione internazionale della conservazione marina

Nel corso degli ultimi mesi, Marecamp ha svolto un ruolo fondamentale nella divulgazione internazionale della conservazione dei mammiferi marini. Organizzando il convegno scientifico annuale della European Cetacean Society a Catania, eletta Capitale Europea dei Cetacei 2024, l’associazione ha riunito oltre ottocento partecipanti provenienti da tutto il mondo.

Studenti, ricercatori e docenti si sono confrontati sullo stato di salute delle popolazioni marine e sulle migliori strategie per la loro tutela attraverso discussioni, brevi interventi e “poster presentation”, cioè una forma di comunicazione scientifica in cui i risultati vengono presentati attraverso testi, grafici, tabelle e immagini. 

La presenza di rappresentanti di sessantasei Paesi, inclusi Australia, Canada, Cina, Groenlandia, Hong Kong, India, Stati Uniti e Turchia, ha reso l’evento unico nel suo genere. Marecamp ha organizzato questo appuntamento in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali dell’Università di Catania, con il patrocinio delle autorità locali e dell’ateneo stesso.

Concludiamo ricordando che ogni giorno, l’associazione si spinge in mare nel golfo di Catania, per studiare la fauna locale, coinvolgendo il pubblico nelle attività a bordo. Questa pratica, aperta anche a personale non specializzato, mira a sensibilizzare la comunità sulla salvaguardia del Mediterraneo.

Numero verde ONA

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