DEPECHE MODE E HUBLOT CONTINUANO LA LORO COLLABORAZIONE DI BENEFICENZA PER SOSTENERE CONSERVATION COLLECTIVE, UN’ORGANIZZAZIONE AMBIENTALISTA GLOBALE CON UN FOCUS SPECIALE SULLA LOTTA CONTRO I PROBLEMI LEGATI ALL’INQUINAMENTO DA PLASTICA NEL MONDO. IN UNA NOTA L’ANNUNCIO DEL SECONDO CICLO DI PROGETTI FINANZIATI E AGGIORNAMENTI SUL TOUR MONDIALE “MEMENTO MORI” DELLA LEGGENDARIA BAND ELETTRO-POP INGLESE. NEL VIDEO MOMENTI SALIENTI DAL PRIMO CICLO DI PROGETTI
Dalla prima collaborazione nel 2010, Depeche Mode e Hublot sostengono cause importanti, come per esempio le partnership passate a sostegno di “The Teenage Cancer Trust e charity: water”, per la raccolta fondi e consapevolezza per la ricerca sul cancro infantile e hanno portato acqua potabile nelle comunità in via di sviluppo in tutto il mondo.
Con questa nuova collaborazione con Conservation Collective, l’obiettivo condiviso diventa apportare cambiamenti tangibili verso la sostenibilità, la riduzione dei rifiuti e la pulizia ambientale.
Inoltre, in collaborazione con il team Green Nation di Live Nation, Depeche Mode e Hublot supporteranno anche programmi in tour e presso i luoghi degli eventi, concentrandosi sulla limitazione dell’uso di plastica monouso, miglioramento del riciclo, riduzione dei rifiuti alimentari e altre iniziative legate alla sostenibilità.
“Locally led, globally impactful”
Conservation Collective è una crescente rete globale di fondazioni locali che finanziano iniziative di base ispiranti ed efficaci per proteggere l’ambiente, ripristinare la natura e difendersi dai cambiamenti climatici.
Depeche Mode insieme con Hublot stanno sostenendo la strategia di Conservation Collective, “Gestita a livello locale, impatto globale” e raccogliendo fondi per affrontare i problemi globali legati all’inquinamento da plastica.
Dall’produzione allo smaltimento, le plastiche causano ampi danni alla salute umana, vegetale e animale. Nella sola regione del Mediterraneo, 33.800 bottiglie di plastica finiscono in mare ogni minuto. I rifiuti di plastica entrano nei nostri ecosistemi, contaminando terra, aria e vie d’acqua.
Conservation Collective affronta il problema globale dell’inquinamento da plastica attraverso azioni gestite dalla comunità locali per apportare impatti duraturi e sviluppare soluzioni espandibili. Ogni categoria include azioni dirette, campagne, ricerca, educazione e attività politiche:
- Senza plastica, riduzione del consumo di rifiuti di plastica coinvolgendo aziende, scuole e comunità e fornendo alternative sostenibili credibili.
- Raccolta della plastica, dando alla natura la possibilità di prosperare rimuovendo la presa dell’inquinamento da plastica dall’ambiente.
- Gestione dei rifiuti, deviazione dei rifiuti dalle discariche, upcycling (o riciclo creativo), riciclo e compostaggio.
Grazie al finanziamento di Depeche Mode & Hublot, la prima serie di progetti nel 2023 ha sostenuto sette iniziative significative in sette Paesi, con altre tre serie di finanziamenti pronte a promuovere ancora più cambiamenti positivi.
Sette iniziative in sette Paesi
Spagna: Plastic Free a Minorca
Lanciata nel 2020, “Plastic Free Ibiza & Formentera Alliance” collabora con il settore dell’ospitalità per diffondere il rispetto della legge delle Baleari che vieta le plastiche monouso. Stabilisce una chiara roadmap per ridurre ed eliminare i rifiuti di plastica e sostituirli con alternative attraverso una guida alla fornitura di prodotti senza plastica.
Da giugno 2023, circa trentatré attività locali hanno avviato il processo di certificazione senza plastica, mentre un centinaio hanno partecipato a workshop sulla riduzione dei rifiuti e sono state effettuate cinque pulizie delle spiagge.
Grecia: Alle Cicladi, Me & My Plastic
Il progetto “Me & My Plastic”, alle isole Cicladi, rafforza il concetto di “Plastic Free Beach”, che include l’introduzione di strutture come fontanelle d’acqua dolce. Da giugno a novembre 2023, hanno partecipato all’iniziativa cinque spiagge. Ai bagnanti sono state assegnate 250 bottiglie d’acqua riutilizzabili. Più di 200mila persone sono state coinvolte attraverso campagne di sensibilizzazione.
Italia: Plastic Free Schools, competizione alle isole siciliane
Marevivo ha condotto la campagna “Plastic Free Schools” per coinvolgere i giovani alla riduzione delle plastiche monouso. Cento scuole di dodici isole si sono iscritte alla competizione per avere la possibilità di vincere filtri per l’acqua e bottiglie d’acqua riutilizzabili ed eliminare le bottiglie di plastica. Hanno vinto gli studenti di Favignana, Ustica e Pantelleria, consentendo a 330 studenti di abbandonare le bottiglie di plastica, risparmiando 57mila bottiglie di plastica all’anno.
Grecia: Sin.Praxi a Corfù
Il progetto comunitario “Sin.Praxi” nel nord-est di Corfù affronta la crisi dei rifiuti dell’isola greca. Il progetto potenzia l’infrastruttura e l’educazione per indirizzare i rifiuti dalle discariche verso riduzione, riutilizzo, riciclo, compostaggio ed economie circolari.
Kenia: Kiunga Marine Reserve Clean-up
Lamu, in Kenya, non ha un sistema di gestione dei rifiuti attivo guidato dal governo. “Bahari Moja” è un’iniziativa locale guidata da una comunità remota di donne e giovani. Insieme lavorano per ridurre l’inquinamento da plastica sulle spiagge e nel loro villaggio attraverso pulizie regolari, programmi educativi con scuole locali e la creazione di attività generatrici di reddito per riciclare i rifiuti e prevenirne l’accumulo.
Sri Lanka: Seabeds
Pearl Protectors sta portando avanti uno dei primi grandi progetti di pulizia delle barriere coralline in Sri Lanka attraverso spedizioni subacquee volontarie. Stanno anche sviluppando piani di riciclaggio e upcycling per una corretta eliminazione dei rifiuti. Finora, oltre mille kg di attrezzi da pesca abbandonati o gettati in mare sono stati rimossi da 150 subacquei volontari.
Inghilterra: Till the Coast is Cleaner in South Devon
Till the Coast is Clear (TTCIC) sta recuperando plastica da luoghi di difficile accesso sulla costa del South Devon in Inghilterra. I volontari utilizzano kayak riciclabili e imbarcazioni a motore. Finora, il supporto di Conservation Collective ha permesso a TTCIC di acquistare quattro nuovi kayak marini realizzati con reti da pesca in plastica riciclata, istituire ulteriori punti di raccolta rifiuti in luoghi costieri remoti e distribuire kit per la pulizia delle spiagge nelle scuole locali.
«Questo è solo l’inizio – fanno sapere Depeche Mode e Hublot -, nel corso dell’anno assegneremo ulteriori finanziamenti per potenziare i gruppi di azione locale che lavorano per arginare l’onda di plastica».