UNA MATTINATA DI ESPLORAZIONE ALLA SCOPERTA DELLA GEODIVERSITÀ, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AI SITI GEOLOGICI DELL’ALTA MURGIA, IN PUGLIA, PER CELEBRARE, COME IN TUTTO IL MONDO, IL 6 OTTOBRE COME GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA GEODIVERSITÀ
La 41ª sessione della Conferenza Generale dell’UNESCO ha istituito il 6 ottobre come Giornata Internazionale della Geodiversità, celebrata ogni anno in tutto il mondo. Questa ricorrenza mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della natura “non vivente”, ossia dei siti geologici, fondamentali per il benessere e la prosperità di tutte le forme di vita sulla Terra.
«Durante l’organizzazione della giornata del 6 ottobre è giunta la notizia dell’approvazione della candidatura del nostro Geoparco nella rete globale dei geoparchi dell’UNESCO – ha dichiarato Vincenzo Iurilli, presidente della sezione regionale di Sigea-Puglia -. È un incoraggiamento a procedere nella direzione intrapresa molti anni fa, con una visione olistica del territorio, visto come insieme di relazioni tra le dinamiche geologiche, quelle climatiche e quelle antropiche, quali quelle storiche, economiche, produttive, culturali, tutte in qualche modo interagenti con il substrato fisico. L’incontro si svolge lungo un cammino collaudato, dove ancora una volta risalta il ruolo di “Porta del Parco” dell’agro ruvese, definizione da noi coniata diversi anni fa, al tempo dell’istituzione del Parco Nazionale».
Paesaggi e formazioni geologiche, depositari di storie millenarie
La terza edizione della Giornata ha come tema “conservare il passato, sostenere il futuro”, con un focus speciale sui paesaggi e le formazioni geologiche, depositari di storie millenarie e risorse vitali per lo sviluppo sostenibile.
Per celebrare il 6 ottobre, domenica, la SIGEA-APS propone un programma che comprende una mattinata di esplorazione alla scoperta della geodiversità, con particolare attenzione ai siti geologici dell’Alta Murgia e un pomeriggio di interventi nella sede del Progetto NODI, nella Torre dei Guardiani di Lama Pagliara, nell’agro di Ruvo di Puglia.
«Oggi questa geodiversità è spesso sotto attacco per via delle interazioni tra naturali processi geologici, cambiamenti climatici e azione antropica – ha sottolineato Giovanna Amedei, presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia -. Tutti noi abbiamo il compito non soltanto di proteggere questo patrimonio ma anche di promuovere la ricerca in questo campo ed educare alla sua salvaguardia al fine di permettere alle generazioni future di godere ancora di tale geodiversità».
Il “GeoLab”
I giovani potranno inoltre partecipare a un laboratorio didattico, il “GeoLab”, organizzato dal Club per l’UNESCO di Cassano Murge. L’evento si svolgerà nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, riconosciuto dall’UNESCO come dodicesimo Geoparco italiano, il MurGEopark.
L’incontro è un’opportunità per riflettere sull’importanza della conservazione dei siti geologici, che non solo raccontano le radici geologiche e culturali del nostro pianeta ma custodiscono anche le risorse necessarie per il futuro.
Ciascuno di noi può contribuire alla tutela della geodiversità adottando comportamenti consapevoli e sostenibili. Solo attraverso un impegno collettivo sarà possibile preservare questi tesori naturali e consentire alle generazioni future di apprezzarne il valore scientifico e culturale.
«Iniziative come queste ci aiutano a sensibilizzare il pubblico sull’importanza della loro tutela, stimolando una maggiore consapevolezza verso la conservazione e la valorizzazione del nostro Geoparco UNESCO, coinvolgendo le comunità locali in un percorso di scoperta e rispetto per la natura che ci circonda», ha commentato Francesco Tarantini, Commissario Straordinario per il Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
Il valore della geodiversità dell’Alta Murgia e delle Premurge
Le attività della giornata metteranno in evidenza le collaborazioni tra istituzioni e società civile per promuovere la consapevolezza del valore del Geoparco dell’Alta Murgia e delle Premurge, territori ricchi di straordinari siti geologici, recentemente riconosciuti dall’UNESCO. L’iniziativa della SIGEA-APS è stata sostenuta dal Gruppo Speleologico Ruvese, dal Progetto NODI, dal Club per l’UNESCO di Cassano Murge e dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia.