ROMA CAPITALE SCEGLIE LE COMUNITÀ ENERGETICHE. NEL QUARTIERE DI TOR BELLA MONACA NASCERÀ LA PIU’ GRANDE D’ITALIA
Nel quartiere romano di Tor Bella Monaca nascerà la più grande comunità energetica d’Italia.
Allo studio c’è infatti un progetto che prevede l’installazione di pannelli solari sul tetto dell’immobile sede di tutti gli uffici del Municipio Roma VI Le Torri e sul tetto della Scuola Melissa Bassi. Oltre ad un intervento di forestazione con specie autoctone non solo a scopo didattico, ma anche per la riduzione dell’inquinamento e del rumore.
Comunità energetiche, Roma inizia da Tor Bella Monaca
Il progetto di Tor Bella Monaca è ambizioso. Produrrà infatti una notevole quantità di risparmi in fatto di energia elettrica, che sarà autoprodotta dal fotovoltaico (95,5%). Inoltre la produzione di CO2 sarà ridotta, con un risparmio di circa 170 tonnellate annue: circa 135 tonnellate equivalenti di petrolio.
Questo importante progetto è frutto del lavoro interistituzionale tra VI Municipio Le Torri, Roma Capitale e il suo Ufficio Clima, l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata e la società Engie.
«Un intervento davvero rivoluzionario e un riscatto importante per questo quadrante della città sul quale stiamo investendo molto come in altre periferie romane grazie alla grande occasione del PNRR – ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -. Un bellissimo modello di collaborazione pubblico-privato e, al tempo stesso, come un inedito decentramento amministrativo. Perché è il primo caso assoluto in cui la procedura di gara viene gestita da un Municipio».
Comunità energetiche: reti cittadine di sostenibilità
Le comunità energetiche sono reti locali aperte a tutti: persone, istituzioni pubbliche e private, aziende o chiunque altro voglia dare il proprio contributo per l’energia rinnovabile.
In rete si può generare e condividere, nonché consumare energia rinnovabile e altre risorse energetiche prodotte dalla stessa comunità. Spesso ci si basa su tecnologie come il fotovoltaico, l’eolico, il solare termico e il geotermico. L’obiettivo è quello di promuovere l’autosufficienza energetica, la sostenibilità e la riduzione delle emissioni di gas serra.
Risparmio energetico e dei costi associati ai consumi di energia sono tra le conseguenze e gli obiettivi di base. Si sviluppano poi altri meccanismi virtuosi collegati, quali la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini nelle buone pratiche sostenibili, con la promozione di un maggiore senso di responsabilità ambientale e civica.
L’obiettivo di Roma: quartieri e periferie sostenibili
«Il nostro obiettivo è quello di realizzare almeno una comunità energetica per ogni municipio – continua Gualtieri -. È significativo che questo esperimento innovativo parta proprio dal VI Municipio, dove gli indicatori sociali sono più difficili.
Partiamo dalle periferie con questo progetto perfettamente in linea con la nostra visione di una transizione ecologica. Migliora la vita dei cittadini e che contribuisce a ridurre le disuguaglianze per una nuova idea di città che vogliamo realizzare, più sostenibile, inclusiva, solidale, vicina alle persone».