SULLE STRADE ITALIANE SARANNO COSTRUITE ALTRE 21MILA COLONNINE PER LA RICARICA DEI VEICOLI ELETTRICI: BANDI PNRR PER 741MILIONI DI EURO
Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via libera ai bandi del PNRR, che prevedono la realizzazione di oltre 21mila nuove colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici.
Indette le gare per 741milioni di euro, l’installazione dovrà avvenire entro il 2025. Il finanziamento riguarderà il 40% dei costi, e saranno privilegiate le stazioni di servizio e le aree di sosta esistenti.
Le nuove colonnine saranno 7.500 di tipo super-rapido (da 175kW), e collocate sulle strade extraurbane; 13.755 di tipo veloce (da almeno 90kW) nelle città. Escluse le autostrade.
«C’era grande attesa per questi provvedimenti – spiega il ministro Gilberto Pichetto – che potranno consentire all’Italia di imprimere una marcia accelerata agli obiettivi di decarbonizzazione dei trasporti, dal cui raggiungimento dipende anche la qualità dell’aria e della vita nei nostri territori. Gli uffici – prosegue Pichetto – hanno svolto un lavoro tecnico di alto livello, che non lascia indietro alcuna area del Paese, ma dà la grande possibilità all’intero sistema nazionale di guardare, mai così da vicino, quei traguardi di sostenibilità che attendono la nostra mobilità».
Punti di ricarica, nord Italia in pole position
Ad oggi in Italia sono 30.273 i punti di ricarica sulle strade (dati aggiornati al 2022). Quasi tutte (89,5%) sono colonnine elettriche in corrente alternata (AC) con potenza fino a 22 kW. Il restante 10,5% sono stazioni elettriche in corrente continua da 50 kW in su (DC) e sono la modalità di ricarica più veloce in strade extraurbane ed autostrade.
A guidare la classifica delle regioni con più punti di ricarica per veicoli elettrici sono le quelle del Nord Italia. La regione con il maggior numero di colonnine è, infatti, attualmente la Lombardia, con 5.418 punti di ricarica; da sola rappresenta il 17% della quota nazionale. Al secondo posto si classifica il Piemonte, con l’11% del totale di colonnine. Seguono Lazio ed Emilia Romagna, con una quota nazionale del 10%, il Veneto con il 9% e la Toscana con l’8%. Per quanto riguarda il Sud Italia, la prima regione è la Sicilia, con una crescita del 16% tra il 2020 e il 2021.
Colonnine elettriche in autostrada, pochi servizi
Secondo i dati di Insideevs, è ancora troppo difficile viaggiare con veicoli elettrici in autostrada in Italia. La maggiore concentrazione di colonnine in autostrada infatti è di nuovo al Nord Italia; via via che si scende però i punti di ricarica diventano sempre più rari. Inoltre, sono in generale troppo pochi e spesso collocati al di fuori della rete autostradale, per cui è necessario uscire e rientrare dopo aver ricaricato.
Risultano infatti soltanto 172 stazioni di ricarica nelle autostrade, che corrispondono allo 0,5% del totale. Sono installate in 38 aree di servizio su 506. Quasi tutte le colonnine si trovano nei tratti autostradali del Nord: ben 118, il 68% del totale.

Tuttavia non c’è una situazione di immobilità. Anzi. Attraverso la società start-up Free to X, Autostrade per l’Italia sta implementando la rete di punti di ricarica veloce. L’investimento complessivo è di 75milioni di euro. La chiusura del piano è prevista per l’estate 2023, con l’attivazione di 5-6 nuove stazioni di ricarica al mese per arrivare a cento.
“Si tratta della prima infrastruttura di ricarica ad alta potenza (300kW) per veicoli elettrici sulla rete autostradale; tempi di ricarica 15-20 minuti e energia 100% green“. Al termine del piano – spiega la start-up – “la distanza media tra un’area di ricarica e l’altra sarà di circa 50 km, pari all’interdistanza media delle aree di servizio a livello europeo, nonché in linea con proposta di regolamento europeo (Alternative Fuel Infrastructure Regulation – AFIR), all’interno del pacchetto di misure sul clima Fit for 55“.
La mappa delle nuove colonnine Pnrr sul territorio
Per stabilire il dove e il quando della realizzazione delle nuove colonnine di ricarica previste dal Pnrr, il ministero si è avvalso del modello degli Ambiti Territoriali Ottimali (ATO).
In questo modo è stato possibile individuare il numero delle infrastrutture di ricarica da realizzare nelle tre annualità per ogni Regione e Provincia autonoma. La mappa degli interventi tocca un po’ tutti i territori.
Nel primo anno la realizzazione riguarderà 2.500 postazioni di ricarica sulle superstrade e 4mila colonnine nelle aree urbane.

Il flop dell’idrogeno nel Pnrr: fondi da riassegnare
Se il settore del trasporto elettrico sta man mano prendendo piede anche in Italia; la fonte alternativa dell’idrogeno verde si è rivelata invece un flop.
Entro oggi infatti dovrebbe essere sul tavolo del ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNRR, la lista dei progetti da modificare.
Tra questi ci sono anche quelli sull’idrogeno, che non sarebbero più attuabili per lo scarso interesse suscitato da parte degli operatori. I fondi saranno dirottati sulla rete idrica nazionale.
Green Deal europeo, impatto zero entro il 2050
Le emissioni in atmosfera prodotte dai trasporti rappresentano oggi circa il 25% del totale di gas a effetto serra dell’UE. E si tratta di un valore aumentato negli ultimi anni.
L’obiettivo fissato dall’Europa è di diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. Lo sforzo deve passare anche da cambiamenti radicali nel settore dei trasporti. Un impegno che l’UE ha preso sul serio, anche attraverso le nuove regole Euro 7 sui veicoli.
Il passaggio necessario per diventare un continente neutro dal punto di vista ambientale, è una riduzione del 90% delle emissioni di gas serra legate ai trasporti.
Il cosiddetto Green Deal europeo ha messo nero su bianco una serie di proposte “per rendere le politiche climatiche, energetiche, dei trasporti e fiscali dell’UE idonee a ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990“.
Tra gli obiettivi, anche mettere a dimora nel continente 3miliardi di alberi entro il 2030.