mercoledì, Gennaio 22, 2025

Clima: tutti insieme per salvare il pianeta

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Ispirati dalla sedicenne svedese Greta Thunberg, hanno scioperato a scuola contro le politiche dei governi che ancora utilizzano energie fossili, causa dei cambiamenti climatici, coordinati da Global Climate Strike for Future.

Oggi i ragazzi di tutto il mondo manifestano per il pianeta

Da agosto 2018, Greta Thunberg, ogni venerdì protesta per il clima davanti al Parlamento a Stoccolma perché rispetti gli accordi della COP21 di Parigi.

L’azione di Greta ha dato vita al movimento #FridaysforFuture e il suo esempio, per salvare il pianeta, è stato poi seguito da studenti di tutto il mondo.

Gli esperti del clima dell’ONU, riuniti in Corea del Sud a ottobre scorso, hanno avvertito i governanti della Terra che per limitare il riscaldamento globale, la soglia da non superare è di 1, 5°C, fissati dalla COP21. Un grado, però è stato già raggiunto e con il livello di livello di emissioni attuali il grado e mezzo sarà superato nel 2040, con effetti catastrofici: innalzamento delle acque, siccità, incendi, inondazioni, carestie e danni per decine di miliardi di dollari.

«Tutto perché gli adulti di oggi non si curano del domani. Stanno rubando il nostro futuro sotto ai nostri occhi!», recita il manifesto della protesta.

Nessuno accetta il problema

Il problema è che nessuno accetta il dato di fatto che il riscaldamento globale sia già un’emergenza, a cominciare da Donald Trump. Il presidente USA, infatti, ha firmato ben settantasei provvedimenti contro l’ambiente. A cominciare dalla negazione dell’Accordo di Parigi; sulla reintroduzione dell’amianto (ogni anno muoiono negli Stati Uniti 15mila persone a causa della fibra killer); sulla rimozione dei limiti per pesticidi e fertilizzanti chimici; sulle emissioni di centrali elettriche e delle automobili e sul rilancio del carbone, la fonte fossile in assoluto più inquinante.

I ragazzi, con la protesta odierna, hanno manifestato di non voler più accettare la mancanza di volontà di applicare le soluzioni per risolvere la crisi climatica.

«Abbiamo bisogno della speranza», ha sostenuto la ragazzina proposta per il Nobel per la pace, ai raduni sul clima a Stoccolma, Helsinki, Bruxelles e Londra; a dicembre ha partecipato al COP24 delle Nazioni Unite a Katowice, «ma se c’è una cosa che ci serve di più della speranza, è l’azione. Quando iniziamo ad agire, c’è la speranza dappertutto! Quindi, anziché cercare la speranza, cercate l’azione. Solo in questo modo arriverà la speranza».

Alla manifestazione planetaria hanno aderito i movimenti studenteschi di 2052 città, in 123 Paesi. “In tutta Italia siamo un milione”, affermano gli organizzatori. «Siamo sull’orlo di una crisi climatica», ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato che «tanti giovani ricordano a tutti e chiedono a tutti, soprattutto alle istituzioni, di agire per difendere il clima e l’ambiente sulla Terra».

Numero verde ONA

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