GLI SCIENZIATI RIVOLGONO UN APPELLO AI MEDIA ITALIANI CON UNA LETTERA APERTA. CHIEDONO DI PARLARE DI PIÙ DELLE CAUSE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO, PER SENSIBILIZZARE LE PERSONE A COMPORTAMENTI PIÙ ECOSOSTENIBILI
Nei giorni scorsi ben 92 scienziati e ricercatori hanno sottoscritto una Lettera aperta rivolta ai media italiani per chiedere di più delle cause della crisi climatica. Tra i firmatari, appartenenti alle più importanti istituzioni scientifiche italiane, c’è anche il premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi.
I temi sui quali gli scienziati vorrebbero maggiore attenzione sono le emissioni di gas serra prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili, con le soluzioni per una rapida eliminazione dell’uso di carbone, petrolio e gas, e la decarbonizzazione attraverso le energie rinnovabili.
«È questa la strategia giusta per fermare l’aumento delle temperature, ed è tecnologicamente ed economicamente attuabile già oggi. A questo devono aggiungersi politiche di adattamento per proteggere persone e territori da quegli effetti del cambiamento climatico divenuti ormai irreparabili».
Appello ai media: “Costruiamo un futuro migliore”
«Omettere queste informazioni condanna le persone al senso di impotenza, proprio nel momento storico in cui è ancora possibile costruire un futuro migliore».
È il monito dei firmatari dell’appello, che dichiarano di ritenere propria la responsabilità, come cittadini italiani e membri della comunità scientifica, di avvertire chiaramente di ogni minaccia alla salute pubblica.
«I media italiani parlano ancora troppo spesso di ‘maltempo’ invece che di cambiamento climatico. Quando ne parlano, spesso omettono le cause e le relative soluzioni. Siamo ancora in tempo per scegliere il nostro futuro climatico. Siamo ancora in tempo per scegliere un futuro sostenibile che metta al primo posto la sicurezza, la salute e il benessere delle persone, come previsto dagli obiettivi europei di riduzione delle emissioni del 55% al 2030 e di neutralità climatica al 2050. Possiamo farlo anche grazie a una corretta comunicazione e alla cooperazione tra noi tutti».
Che differenza c’è tra meteo e clima?
Meteo e clima sono due concetti correlati ma ben distinti. Entrambi riguardano infatti le condizioni atmosferiche della Terra, ma si riferiscono a diverse scale di tempo.
Mentre la meteorologia, infatti, riguarda lo studio delle condizioni atmosferiche a breve termine in un determinato luogo, il clima si occupa delle condizioni a lungo termine.
Il meteo riguarda le condizioni atmosferiche giornaliere o su scala oraria: valuta temperatura, umidità, vento, precipitazioni, pressione atmosferica e visibilità. Il clima invece si riferisce alle condizioni atmosferiche medie di un’area geografica su un lungo periodo di tempo, su scala di anni o decenni. Il clima valuta gli stessi parametri del meteo, ma su medie stagionali e i suoi dati si basano su una raccolta di osservazioni meteo registrate in diversi anni.
Attenzione alle ondate di calore, dannose per la salute
Avvertono gli scienziati inoltre che gli effetti delle ondate di calore sulle salute umana “sono molteplici e particolarmente gravi in Italia. Dei circa 61mila decessi in più attribuibili all’ondata di calore del 2022 in Europa, 18mila si sono verificati in Italia: quasi un terzo del totale“. Eppure la popolazione italiana rappresenta solo un decimo della popolazione considerata.
I soggetti più vulnerabili alle ondate di calore, con il 63% del totale delle morti in eccesso, sono le donne. Il motivo però non è ancora chiaro. Particolarmente suscettibile, inoltre, è la popolazione anziana.