GRAZIE A ENER.BIT È STATO PRESENTATO A BIELLA IL PROGETTO “MOBILITÀ SOSTENIBILE”, CHE INTENDE AGEVOLARE GLI SPOSTAMENTI ATTRAVERSO UNA RETE SOSTENIBILE FATTA DI MONOPATTINI ELETTRICI, E-BIKE E AUTO ELETTRICHE
Mobilità in sharing. Si punta anche su questa opportunità per attuare progetti sostenibili a vantaggio dei cittadini e del pianeta. A Biella, infatti, il 20 marzo scorso, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del progetto “Mobilità Sostenibile”, grazie anche alla società Ener.bit.
Ciò per illustrare il nuovo servizio di mobilità in sharing attraverso un processo di “conurbazione”. Questo prevede il collegamento tra un polo maggiore e i comuni satelliti. Il sistema utilizzato è quello della mobilità sostenibile, in linea con le modalità di spostamento dei grandi centri urbani.
Durante la presentazione è stato spiegato come, attraverso la condivisione con i comuni di Biella e della sua cintura, sia stato progettato il nuovo servizio. I comuni interessati sono: Ponderano, Gaglianico, Sandigliano, Candelo, Vigliano Biellese, Occhieppo Inferiore e Occhieppo Superiore.
La presentazione del progetto “Mobilità Sostenibile”
Alla conferenza stampa per la presentazione del progetto “Mobilità Sostenibile”, hanno partecipato anche due degli attori principali del progetto, Tiziano Schiavon e Andrea Chicco. Responsabili di 5T srl, un’azienda specializzata in progetti sulla mobilità, hanno fattivamente collaborato con Ener.bit per uno studio ad hoc nel territorio biellese.
Nel corso dell’incontro, sono emersi dati importanti: sono otto i comuni biellesi interessati in questa prima fase, 75mila gli abitanti su 47 km quadrati. E ancora, il numero dei mezzi impegnati finora è di 250 monopattini, 250 biciclette e dieci auto.
«Già in tempi non sospetti, Ener.bit aveva iniziato un percorso, riconoscibile nel biellese, con uno studio redatto dal Politecnico di Torino, sui punti di ricaricaoggi disponibili in varie aree della provincia, rendendola attrattiva anche dal punto di vista dei servizi, del turismo e del marketing territoriale per i possessori di auto elettriche», ha detto il presidente di Ener.bit, Paolo Maggia.
Dalla fase progettuale alla manifestazione d’interesse
Tra i vari argomenti trattati non poteva mancare l’aspetto organizzativo legato ai mezzi e alla sicurezza: «I sistemi sono migliorati molto – hanno dichiarato i due manager di 5T – e le situazioni difficili di abbandono stanno scomparendo, grazie al controllo da remoto dei mezzi e al modo di pagare l’utilizzo. Si inizia a pagare dal momento dell’attivazione sino alla riconsegna all’interno di un hub, evitando così abbandoni selvaggi».
Dopo la fase progettuale, si passerà alla manifestazione d’interesse ufficiale e alle fasi conclusive del progetto. Seguirà, dunque, la firma della convenzione con l’operatore prescelto, la realizzazione delle postazioni e l’avvio del servizio a inizio estate 2023.
«La nostra visione è una rete “neurale” con un primo nucleo collegato ai paesi satelliti e servizi forniti attraverso dei mobility hub comodi e riconoscibili. Un vantaggio per tutti in fatto di sostenibilità attraverso anche piani di spostamento organizzati», ha dichiarato Tiziano Schiavon.
Gli obiettivi di Ener.bit e 5T
Tra gli obiettivi di Ener.bit e di 5T ci sono il miglioramento della qualità di vita e la diminuzione dell’impatto ambientale. «Abbiamo un crono programma che vorremmo rispettare con la collaborazione dei Comuni. E non abbiamo scelto a caso la data del 21 giugno, primo giorno d’estate. Mai come in questo momento l’energia pulita e la sostenibilità sono importanti per il futuro del pianeta», ha affermato Maggia.
Cui ha fatto seguito Andrea Chicco: «Abbiamo fatto un primo studio su come e dove posizionare le stazioni per una maggiore fruizione del servizio, privilegiando l’intermodalità e mettendo in contatto i poli strategici della rete».