È morto Aurelio Pischianz, ex presidente dell’AEA
Oggi è venuto a mancare Aurelio Pischianz, per venti anni è stato presidente dell’AEA, Associazione Esposti Amianto del Friuli Venezia Giulia. Ne ha dato notizia l’attuale presidente dell’AEA, Santina Pasutto.
«In questo triste momento ci stringiamo attorno alla famiglia del nostro amato fondatore dell’associazione – ha detto Pasutto –. Un uomo che fatto sua la causa delle vittime amianto. È stato per me un esempio da seguire».
Nel 2019 nel corso di un convegno a Trieste, L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e l’AEA, Associazione Esposti Amianto – FVG hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per consolidare l’informazione sull’esposizione all’amianto e sensibilizzare le Istituzioni territoriali.
«Un uomo forte che si è battuto come un leone contro l’amianto», ha commentato l’avv. Ezio Bonanni presidente dell’ONA.
Aurelio Pischianz, leader storico dell’AEA – FVG. è stato al fianco di tante famiglie che hanno dovuto combattere contro l’amianto killer.
Infatti, in Friuli Venezia Giulia l’amianto è un’emergenza. L’incidenza delle patologie asbesto correlate è particolarmente elevata nella regione. Soprattutto tra i lavoratori del settore costruzioni navali e i loro familiari.
Il clamoroso caso di Roberto Persich autista del Comune di Trieste
L’impegno maggiore, Pischianz lo ha profuso con Santina Pasutto, moglie di Roberto Persich deceduto a causa di un mesotelioma. Persich aveva svolto la mansione di autista della Nettezza Urbana del Comune di Trieste.
La fibra killer che questi aveva respirato si trovava nei freni dei veicoli che guidava e di cui si occupava per la manutenzione.
È stato arduo far riconoscere il nesso causale tra la professione di Persich e la patologia che lo ha portato alla morte in soli tre anni.
Ma il Tribunale di Trieste, ha accolto il ricorso dell’avvocato Ezio Bonanni e ha condannato, quindi, il Comune al risarcimento di tutti i danni subiti dalla vittima.
Dopo la morte di Persich, le associazioni di vittime dell’amianto hanno anche organizzato diverse manifestazioni.
Il tempo, era il nemico di Aurelio Pischianz
L’amianto è stato utilizzato in vari settori produttivi fino alla sua messa al bando, con la Legge 257/1992.
Ma il tempo di latenza delle patologie è di qualche decennio, motivo per cui, come avvertiva lo stesso Pischianz, il picco è previsto tra il 2025 e il 2030.
Dopo il passaggio di consegne di presidente dell’AEA-FVG alla signora Pasutto, Pischianz affermò che sarebbe comunque rimasto «quale memoria storica per supportare eventuali richieste e necessità dei soci, nonché per pungolare e spronare l’attuale Consiglio Direttivo a portare avanti le nostre storiche rivendicazioni». E così è stato.
«Contro di noi – scriveva Pischianz sul periodico AEA notizie il Periodico trimestrale edito dall’Associazione Esposti Amianto regione Friuli Venezia Giulia onlus – abbiamo non solo
un consistente motivo di ordine economico al quale abbiamo sempre contrapposto la richiesta di una cifra “una tantum” di minima entità quale riconoscimento del torto subito, ma e soprattutto “il tempo” utilizzato dalla controparte per ottenere l’oblio».