IL LINEARISMO DI INGRES, I CAMPI CROMATICI E TONALI DEGLI IMPRESSIONISTI E LE LIBERE COMPOSIZIONI NATURALISTICHE DI PAUL CÉZANNE E PABLO PICASSO, IN UNA SINTESI DI ARCHITETTURA, AMBIENTE, ARTE, NATURA E TEMPO
Il sistema delle analogie (insegnato nell’Ottocento nelle Accademie d’Arte e negli Istituti d’Arte e nei Licei Artistici del Novecento) sulle concezioni implicite, attuato con il sistema segnico del Disegno, determinato dall’esempio delle ricerche di Paul Cézanne (nella foto di copertina, La montagna Sainte-Victoire) orientato a cercare una nuova strategia segnica, ha determinato il mio studio architettonico della Casa P. P. (Vedi foto in basso), ideata nel contesto Ambientale e Naturalistico a ridosso della Foresta Umbra, in Puglia (Italia), tra le colline del Promontorio del Gargano e il mare Adriatico.
Lo studio, realizzato a inchiostro di china su carta, è la sintesi tra il linearismo di Ingres, i campi cromatici e tonali degli Impressionisti e le libere composizioni naturalistiche di Paul Cézanne e Pablo Picasso. Cogliendo segni, forme, ombre e luci, in una composizione concettuale e strutturale nuova, in un ritmo di interruzioni, continuità e relazioni formali costruite e decostruite, formando elementi della composizione, tutti desunti da segni e forme della Natura e dell’Ambiente presente nella Foresta Umbra. Cogliendo, attraverso il disegno, il tema della composizione architettonica la quale, sintetizza il linguaggio per imitazione della realtà, attraverso segni formali intesi e convenzioni disegnative.
La Natura tradotta in forme lineari, curve, ovoidali, ellittiche
Ogni forma intuita nella Natura è stata tradotta in forme lineari, curve, ovoidali, ellittiche.
Forme concettualizzate che istituiscono relazioni tra esse, attraverso il sistema analogico, ossia delle somiglianze parziali, riconosciute dall’uomo nella sua mente, in quanto preesistenti nella sua memoria visiva.
Ogni forma è collegata a un’altra, attraverso l’analogia di forme simili che, insieme, determinano un valore complessivo riconducibile ai valori primi della Natura, attraverso lo studio di essa, sintetizzata in segni, forme, luci, ombre, concepite e sintetizzate in uno spazio architettonico multiplo e complesso costituendo un Concetto Spaziale Architettonico.
La realtà segnica della Natura è stata trasferita e riconcepita, attraverso una combinazione di superfici tridimensionali direttamente traducibili nelle due dimensioni del disegno, fondato sul sistema dei segni, dove i volumi e la tridimensionalità, sono resi attraverso le ombre. Che, insieme ad un’altra categoria di segni grafici, come il tratteggio e lo sfumato, entrambi realizzati con libertà compositiva, aggiungono calore alla composizione. In cui il chiaroscuro diventa esso stesso composizione, volto alla ricostruzione immaginaria della Natura, costituendo una nuova estetica autonoma, concepita nei termini di un nuovo vocabolario formale, ossia il linguaggio fondamentale dell’arte stessa e dell’architettura da cui essa deriva, fondato sulla memoria di un vocabolario collettivo e immaginario.
Un luogo nuovo e possibile in cui l’uomo può trascorrere il suo Tempo migliore
In tal modo la bellezza formale che si fonda sull’arte stessa e l’architettura, che dipende dall’eleganza con cui si realizza tutta la composizione, avendo come criterio di misura la realtà delle forme della Natura viva e contemperando contestualmente sia la realtà oggettiva, sia l’apparente artificio con cui si ritrae la realtà, filtrata dalla Tradizione e dalla Storia, costituisce essa stessa la composizione e l’aspirazione artistica massima a cui riferirsi.
Composta da combinazioni di segni identificabili e leggibili, che tendono liberamente ad associazioni tra forme della Natura, forme dell’Arte e forme dell’Architettura, costituendo, in sintesi la forma complessiva di un Concetto Spaziale Architettonico, che descrive, per l’uomo del XXI secolo, un luogo nuovo e possibile – la sua Casa – in cui trascorrere il suo Tempo migliore. Il Tempo dedicato a sé, alle sue riflessioni, al pensiero, allo studio, alle passioni personali, dilatato in un tempo infinito.
L’opera, un disegno ad inchiostro su carta, di 70 x 100 cm, dal titolo: “Concetto Spaziale Architettonico / Pianta di Casa P. P. – Cala San Nicola, Peschici, Gargano, Puglia, Italia” (Domenico Tangaro Arte), è un disegno realizzato con la tecnica dell’inchiostro su carta, in cui ho fissato l’intuizione primaria, dell’ideazione di una nuova architettura per il XXI secolo, attraverso l’astratta pianta architettonica fondata su segni primari e ombre, liberamente ispirate all’arte contemporanea del XX secolo in Europa.
Il Tempo secondo una nuova visione architettonica
L’opera sarà esposta in occasione di “ARS TEMPUS”, Mostra d’Arte Collettiva di Artisti Internazionali, I edizione, a cura di Eva Amos, che si terrà a Milano, dall’8 al 30 giugno 2022.
Tema: “Il tempo”, tema da sempre al centro dei dibatti nella società contemporanea, interpretando il tempo in un Concetto Spaziale Architettonico ideato per la realizzazione di una nuova architettura, in cui l’uomo del XXI secolo può vivere il proprio tempo, nella sua Casa Privata, in ambienti con forme e luci nuove.
Ognuno di noi vive il tempo in maniera diversa e unica.
Numerosi artisti, nelle diverse epoche si sono misurati con questo tema, rappresentandolo in maniera diversa.
Io ho cercato di rappresentare il tempo secondo una visione architettonica nuova, contemporanea e dinamica, disegnando un luogo in cui potersi fermare e riflettere su un tema e un valore importante, recuperando tutto il suo significato.