Il 20 maggio si celebra la “Giornata mondiale delle api”. È previsto un evento virtuale organizzato dalla FAO.
No Api? Non mangi!
«L’impollinazione è uno dei servizi ecosistemici più importanti forniti dalla Natura per il benessere umano e per la nostra economia». A sostenerlo è Franco Ferroni, responsabile Agricoltura & Biodiversità del WWF Italia.
«L’88% di tutte le piante selvatiche con fiore dipendono in vasta misura dall’impollinazione animale. Mentre delle circa 1.400 piante che nel mondo producono cibo e prodotti dell’industria, quasi l’80% richiede l’impollinazione da parte di animali. Non solo api domestiche e selvatiche ma anche vespe, farfalle, falene, coleotteri, uccelli, pipistrelli e altri vertebrati. Considerando le sole api selvatiche – continua Ferroni – si tratta di un vero e proprio esercito di oltre 20mila specie di animali da cui dipende il 35% della produzione agricola mondiale. Con un valore economico stimato ogni anno di oltre 153miliardi di euro a livello globale e 22miliardi di euro in Europa».
Da dove è nata l’idea e…
L’idea per una “Giornata mondiale delle api” fu concepita il 15 settembre 2014 da Bostjan Noc, presidente dell’Associazione slovena degli apicoltori.
L’apicoltore, ascoltando un programma radiofonico sulle Giornate mondiali e sul loro significato, decise che anche le api avrebbero dovuto avere una loro ricorrenza e così fu.
Perché è stata accolta
Quasi il 90% delle specie di piante da fiore del mondo dipende, interamente o almeno in parte, dall’impollinazione degli animali. Tra questi, farfalle, pipistrelli, colibrì e api.
L’impollinazione è dunque un processo fondamentale per la sopravvivenza dei nostri ecosistemi. Non solo gli impollinatori contribuiscono direttamente alla sicurezza alimentare, ma sono fondamentali per la conservazione della biodiversità.
Queste specie, tuttavia, sono sempre più minacciate dalle attività umane, tanto che non sono quasi più in grado di sopravvivere senza interventi e sostegno umani. Giusto per rendere l’idea, i tassi di estinzione delle specie attuali sono da cento a mille volte superiori al normale a causa degli impatti umani. Fatte queste considerazioni, l’idea di dedicare una giornata ai meravigliosi insetti non poteva che essere accolta.
Se i simpatici animaletti dovessero continuare a morire per mano dell’uomo, colture nutrienti, come frutta, noci e molti ortaggi saranno sostituiti sempre più da colture di base come riso, mais e patate. Con il risultato di una dieta squilibrata.
Maggio: l’ONU si schiera a favore delle api
L’ONU ha designato il 20 maggio come Giornata mondiale delle api per aumentare la consapevolezza dell’importanza degli impollinatori, delle minacce che affrontano e del loro contributo allo sviluppo sostenibile.
Oltre che per affrontare la mancanza di informazioni tassonomiche sugli impollinatori, valutare il valore economico dell’impollinazione e l’impatto economico del declino dei servizi di impollinazione e proteggere la diversità degli impollinatori.
Anton Janša, il pioniere dell’apicoltura
Questa data è stata scelta pere due motivi: il 20 maggio 1734 nacque lo sloveno Anton Janša, il pioniere dell’apicoltura.
Inoltre, a maggio, mentre nell’emisfero settentrionale la necessità di impollinazione è maggiore, nell’emisfero meridionale è il momento della raccolta del miele e dei prodotti delle api.
La Slovenia e l’amore per l’apicoltura
L’apicoltura è una pratica molto sentita in Slovenia, tanto che il motto non ufficiale della nazione è Terra dei buoni apicoltori.
Il Paese produce miele gourmet, offre turismo apistico e trae la sua etica del lavoro dall’ape mellifera.
Qualche curiosità sulle api e l’apicoltura
1) L’apicoltura risale ad almeno 4.500 anni fa;
2) Le api hanno le gambe articolate, tuttavia non possedendo una rotula, non hanno le ginocchia;
3) Il miele ha proprietà antisettiche, tanto che gli antichi lo utilizzavano come medicazione per ferite, ustioni e tagli;
4) fruttosio e glucosio, gli zuccheri naturali della frutta nel miele, vengono digeriti rapidamente dall’organismo, dando energia immediata;
5) per produrre 450 grammi di miele, un’ape deve succhiare il nettare da due milioni di fiori;
6) per produrre la stessa quantità, deve, inoltre, volare per circa 144.840,96 chilometri, tre volte intorno al globo;
7) nel corso della sua esistenza, l’ape media produce solo 1/12 di cucchiaino di miele;
8) un’ape mellifera visita da 50 a 100 fiori durante un viaggio di raccolta e può volare fino a 9 chilometri, a una velocità massima di 24 chilometri l’ora.
9) Le api comunicano attraverso una danza rituale.
Obiettivo 1 milione di firme
Il WWF, contro l’uso dei pesticidi più pericolosi per le api e altri impollinatori e per dare più sostegno all’agricoltura biologica lancia la campagna Food4Future.
Pertanto gli ambientalisti chiedono la collaborazione dei cittadini. Infatti, in occasione della Giornata mondiale delle api, il WWF rilanciala raccolta delle firme in difesa di “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”.
Le due “strategie” dell’Unione Europea fissano importanti obiettivi per la conservazione delle api e altri insetti impollinatori. Come la riduzione del 50% dei pesticidi, la creazione di aree per la tutela della biodiversità nel 10% delle aree agricole e il 25% di superficie agricola certificata in biologico entro il 2030.
“Bee engaged – Build Back Better for Bees”
La FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura, ha organizzato un evento virtuale sul tema “Bee engaged – Build Back Better for Bees” (“Lasciati coinvolgere dalle api – Ricostruire meglio per le api”).
Scopo dell’avvenimento è invitare tutti alla cooperazione e alla solidarietà globale per supportare le attività agricole come fonti di reddito. Ma per ottenere ciò è necessario rigenerare l’ambiente. Per questo è necessario partire dalla protezione degli impollinatori.