martedì, Gennaio 14, 2025

AnimaLiberAction: l’amore per gli animali è donna

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TRA GLI ATTIVISTI PER LA CAUSA ANIMALISTA E ANTISPECISTA OLTRE IL 60 PERCENTO È DONNA. È QUANTO AFFERMA UNA RECENTE STATISTICA CONDOTTA DA ANIMALIBERACTION, ASSOCIAZIONE ANIMALISTA E ANTISPECISTA

Le donne sarebbero più sensibili verso tutti gli animali e più attive per la causa antispecista. Risultano, perciò, più protettive verso gli amici a quattro o a due zampe, come rivela una statistica realizzata dall’associazione AnimaLiberaction.

Secondo questa analisi, una maggiore sensibilità delle donne verso i nostri amici animali non sarebbe un semplice stereotipo di genere. Dati alla mano, infatti, la donna appare maggiormente attenta alle esigenze degli animali.

AnimaLiberaction e le “quote rosa” nella causa animalista

«La nostra associazione conta più attiviste che attivisti. Ne è testimonianza che il direttivo stesso, composto dai soci più attivi, sia rosa all’80%».

Lo ha dichiarato Gianluca Bisogno, presidente e fondatore dell’associazione AnimaLiberaction, attiva in tutta Italia.

Bisogno ha sottolineato che gli attivisti si rivolgono ai cittadini di ogni fascia di età e sono anche presenti nelle scuole. Qui i soci hanno proposto diverse attività ad hoc tramite vari progetti.

Difatti, l’associazione animalista si è spesso rivolta ai giovanissimi per coinvolgerli nelle varie tematiche naturalistiche. L’obiettivo è di spingerli a confrontarsi sui temi dell’ecologia, dell’ambiente e sul rispetto sempre più necessario verso i nostri coinquilini del pianeta.

In una maggioranza attiva rosa, molte associazioni animaliste non sono da meno. Infatti, fra le tante, si conta una maggiore partecipazione di donne.

Anche nel mondo le donne animaliste sono la maggioranza

Questo è quanto emerge nelle realtà locali che si occupano soprattutto dei problemi riguardanti il proprio territorio. Ma non solo, anche in quelle realtà più strutturate e coinvolte in progetti internazionali, le donne sono numericamente di più. Lo si evince dalla percentuale di donne che interagiscono con contenuti animalisti e antispecisti.

La percentuale femminile di interazione si aggira, secondo la statistica suddetta, su un buon 70%. Laddove invece la partecipazione non si limita ai like e ai commenti ma all’azione concreta, il divario è ancora più ampio.

«La nostra associazione è quasi tutta rosa», spiega il presidente Gianluca Bisogno. «Il nostro appello è verso l’interesse per un pianeta che ci ospita tutti, uomini e donne, per ricordare che non siamo padroni, ma ospiti. Il rispetto per gli animali non ha genere».

Un invito ai maschietti a farsi avanti dunque? Potrebbe essere una buona occasione per il “sesso forte” dare una mano per la tutela degli animali con conseguenze benefiche per tutto l’ambiente. Che, ricordiamolo, si salva se ognuno fa la sua parte.

Numero verde ONA

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