GLI “STATI GENERALI DELLA SOSTENIBILITÀ” SI PONGONO NUOVE SFIDE PER IL FUTURO IN ITALIA E NEL MONDO. IL CONVEGNO “GOVERNARE LA COMPLESSITÀ” HA VISTO LA PARTECIPAZIONE DI OLTRE 70 RELATORI, CHE SI SONO ALTERNATI IN QUATTRO SESSIONI IN TRE LOCATION CHE HANNO CREATO UNO SCENARIO SUGGESTIVO IN CUI L’ASCOLTO E LA COOPERAZIONE SONO STATI I TEMI TRAINANTI DELLA NUOVA FRONTIERA DELLA SOSTENIBILITÀ
Si è concluso solo qualche settimana fa l’incontro degli Stati Generali della Sostenibilità, evento organizzato dalla Fondazione E-Novation e dal suo leader Massimo Lucidi, che ha visto il pieno supporto e la partecipazione da parte dell’Osservatorio Nazionale Amianto e del suo presidente, l’avv. Ezio Bonanni.
Oltre settanta interventi da parte dei relatori in soli due giorni, suddivisi in quattro sessioni, che hanno avuto luogo in tre ambienti affascinanti, che hanno aperto a una riflessione seria e innovativa.
In primo piano, le problematiche ambientali che stanno caratterizzando lo scenario contemporaneo, esposte durante il convegno “Governare la Complessità”, con l’auspicio che siano trattate dal governo.
In quest’ottica è nato l’appello a Giorgia Meloni, rivolto direttamente dall’avv. Ezio Bonanni e da Massimo Lucidi, entrambi presenti alla conferenza.
L’appello alla premier Giorgia Meloni sottolinea la necessità di giungere alla bonifica e, comunque, a una maggiore sicurezza prima di tutto nei luoghi di lavoro e poi anche negli ulteriori siti tutt’oggi contaminati dall’amianto. La tutela del lavoro è uno dei temi fondamentali su cui si sviluppa l’attività dell’Osservatorio Nazionale Amianto, in chiave di prevenzione e precauzione.
Una strage silenziosa
«Quella dell’amianto è una vera e propria strage silenziosa: 7mila morti solo nel 2023. È fondamentale che il presidente del Consiglio Giorgia Meloni affronti questo problema, che è la metafora dell’insicurezza nei luoghi di lavoro. Occorre seguire il monito del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha rimarcato l’inaccettabilità delle morti sul lavoro. Gli infortuni mortali sono già 119 dall’inizio dell’anno, in continuo aumento – spiega l’avv. Ezio Bonanni. È solo la punta dell’iceberg, come l’amianto lo è per le malattie professionali, per le quali occorre tener conto di tutti gli agenti cancerogeni e tossico nocivi che sono utilizzati nei luoghi di lavoro. Occorre, quindi, affrontare e risolvere con la prevenzione e con la precauzione e fermare questa strage silenziosa, oltre agli infortuni, tra cui quelli mortali».
L’importanza della tutela della salute nei luoghi di lavoro
Presenti all’evento che ha posto nuove sfide sul futuro della sostenibilità, che si è tenuto in tre location suggestive, come Sala Baldini in Piazza Campitelli, Palazzo della Santa Sede San Carlo ai Catinari e Piazza Benedetto Cairoli, anche gli ex ministri dell’Ambiente: Edo Ronchi, Corrado Clini, Alfonso Pecoraro Scanio. In un clima di confronto, ognuno di loro ha ricordato le proprie iniziative sulla tematica dell’amianto, in merito alla promozione degli incentivi per la rimozione, ma anche sottolineando l’importanza della tutela della salute nei luoghi di lavoro.
Sostenere la ricerca scientifica in tema di malattie asbesto correlate
Su questo scenario complesso che si è delineato negli ultimi tempi è da evidenziare l’importanza della ricerca scientifica in tema di malattie asbesto correlate, tra cui la più aggressiva: il mesotelioma pleurico. Infatti, proprio il cancro della membrana che avvolge il polmone, rappresenta il 93% dei mesoteliomi causati dalle fibre di amianto. Tra i minerali di asbesto si distinguono per la potenziale pericolosità l’amosite, la crocidolite e il crisotilo, tutti cancerogeni. Per tale motivo si conferma fondamentale la bonifica e messa in sicurezza dei luoghi ancora contaminati.
I profili dell’impresa sostenibile, spiegati da Anna Pasotti
Proprio il tema della precauzione è stato segnalato dalla dott.ssa Anna Pasotti, componente del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale dell’ONA e del coordinamento della Regione Lombardia. La CEO & founder di “Sostenibilità d’impresa”, presente tra i relatori della conferenza dello scorso 21 marzo, ha spiegato i profili dell’impresa sostenibile.
La stessa Anna Pasotti ha evidenziato la necessità di un nuovo e alternativo percorso dell’imprenditoria italiana, attenta alla tutela dell’ambiente e della salute, come tratto distintivo di eccellenza, che ha una valenza etica e sociale, oltre che imprenditoriale ed economica.
Tesi che lo stesso Bonanni ha condiviso, rimarcando come il tema del progresso non può essere misurato solo sulla base dello sviluppo economico ma, soprattutto, del benessere, della salute e dell’ambiente.
L’avvocato, nel corso dell’importante assise, che ha coniugato momenti religiosi ad altri culturali e sociali, ha fatto accenno anche a norme della più recente giurisprudenza.
Meloni e Marcegaglia: puntare allo sviluppo sostenibile, inteso anche come libertà
Grazie all’ascolto e alla cooperazione è nata una lettera aperta a due donne, Giorgia Meloni ed Emma Marcegaglia, rispettivamente presidenti del G7 e del B7. Sono proprio queste due icone che dovrebbero guidarci verso un cambiamento, ponendosi nuove sfide per il futuro del Paese, non solo in termini di sostenibilità.
L’obiettivo è puntare allo sviluppo sostenibile, inteso non solo come mera crescita economica ma legato al concetto della libertà. Lo sviluppo deve partire, nel proprio piccolo, da ogni persona, per evitare che la crisi ecologica che stiamo vivendo degeneri in una crisi dell’economia di mercato e della democrazia stessa.
Tuttavia, la sfida è anche vivere l’Italia nell’ottica di uno sviluppo digitale. Infatti, è proprio l’economia digitale a promuovere un approccio logico circolare, rigenerativo e inclusivo, in cui qualsiasi persona può diventare protagonista, oltrepassando e annullando, quindi, il divario sociale, territoriale e generazionale.
Dev’esserci maggiore condivisione sulle soluzioni e non unicamente sulle problematiche, mantenendo uno sguardo aperto e volto a nuovi orizzonti e risoluzioni. Si conferma, quindi, fondamentale l’ascolto e la cooperazione tra associazioni, piccole e grandi aziende, ma anche da parte di chi ha potere decisionale.
Una celebrazione dedicata alle vittime dell’amianto e ai morti sul lavoro
L’evento si è concluso con la Santa Messa celebrata dall’arcivescovo di Potenza, Davide Carbonaro. Una celebrazione dedicata alle vittime dell’amianto e ai morti sul lavoro ma incentrata allo stesso tempo sulla necessità di un tempestivo intervento da parte dei politici in sede istituzionale sulla sicurezza sul lavoro e il conseguente impatto sull’ambiente.
Anche il prelato, nel corso del convegno, è intervenuto insieme con Gianpiero Palmieri, arcivescovo di Ascoli, richiamando le Encicliche di Papa Francesco, “Laudato Sì” e “Fratelli Tutti”.