Dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022, la capitale di uno degli Emirati Arabi ospita Expo Dubai 2020.
Tutti a Dubai, per “Connettere le menti, creare il futuro”. La capitale di uno degli Emirati Arabi ospita Expo Dubai 2020, la prima Expo mondiale, dove condividere lezioni, soluzioni e idee per un domani migliore. L’evento, spostato di un anno a causa della pandemia da Covid-19, è una opportunità per condividere lezioni, soluzioni e idee per un domani migliore.
«Siamo grati agli Stati membri per il loro continuo impegno a contribuire a un’Esposizione mondiale a Dubai che svolgerà un ruolo fondamentale nel plasmare il nostro mondo post-pandemia in un momento in cui sarà maggiormente necessario», ha dichiarato Sua Altezza lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, presidente del Comitato superiore di Expo 2020 Dubai.
L’Esposizione Universale
L’esposizione, che si tiene nella regione del MEASA (Medio Oriente, Africa e Asia meridionale), è il più grande evento mai realizzato nel mondo arabo. Vi partecipano 192 Paesi, oltre a imprese, organizzazioni multilaterali e istituti di istruzione.
«Quando ci riuniamo come una cosa sola, l’umanità non conosce limiti. La nostra promessa è ancora valida: collegare le menti, creare il futuro». Lo ha detto la signora Reem Al Hashimy, ministro di Stato per la Cooperazione Internazionale e Direttore Generale di Expo 2020 Dubai.
Per fare fronte ai crescenti problemi che affliggono il pianeta, l’EXPO ha lanciato alcuni temi, su come fare scelte migliori, proteggere le risorse del mondo e preservare le energie.
I principali sono: fonti rinnovabili, tecniche bioclimatiche, materiali riciclabili e riciclati, recupero delle acque ma, soprattutto, intelligenza artificiale.
L’area espositiva di Expo 2020 Dubai si sviluppa su un’area di 4,3 chilometri quadrati, a forma di fiore con tre petali. L’Al Wasl Plaza, il pistillo, la parte centrale del fiore è una cupola in acciaio, che costituisce la più grande superficie di proiezione del mondo, a 360 gradi. Ogni petalo rappresenta l’innovazione percepita da tre punti di vista: Sustainability, Mobility e Opportunity.
Sustainability
La sostenibilità è rappresentata da un bosco artificiale high-tech. Grandi ombrelli producono energia fotovoltaica ed estraggono acqua dall’umidità dell’aria. L’acqua reflua viene poi riciclata all’interno del padiglione.
I pannelli solari sono disposti anche verso il basso. Infatti, possono assorbire anche la luce che si riflette dal basso verso l’alto.
Mobility
A raffigurare la mobilità, un edificio metallico il cui tetto è caratterizzato da una pista di 330 metri.Centinaia di chilometri di corde e materiali riciclabili, sono serviti per costruire il padiglione delle opportunità. Le corde intrecciate riflettono la luce e stanno a significare l’unione delle persone per incoraggiare il progresso. Lo spazio, accogliente, è progettato per ospitare gente di tutte le età al fine di celebrare il progresso globale. E raggiungere, così, il traguardo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile.
Opportunity
Nel “petalo” di Opportunity si può osservare come le nostre azioni siano interconnesse. Nel padiglione hai l’opportunità, appunto, di incontrare le persone in tutto il mondo che stanno trasformando i sogni e le aspirazioni nelle realtà di domani. Lì ciascun visitatore può provare la sensazione di sbloccare il potenziale che ha dentro di sé.
“La bellezza unisce le persone”
Opportunity ospita il Padiglione Italia. “La bellezza unisce le persone” è il proclama dell’Italia a Expo Dubai 2020. “Dove bellezza è intesa non in senso puramente estetico ma come connessione, come competenza, come innovazione e come veicolo della conoscenza, un codice di valori che da sempre contraddistingue l’identità italiana”.
Lo stand è nato da una idea di Matteo Gatto, Carlo Ratti, Italo Rota e F&M Ingegneria. Tre imbarcazioni fanno da tetto alla struttura. Dopo l’evento, le tre barche prenderanno il mare. Tra i materiali usati dai nostri, bucce d’arancia, fondi caffè, funghi e plastica riciclata.
«Il padiglione – spiega il ministro Reem Al Hashimy – mostra un modo in cui le nostre risorse finite possono essere trasformate in usi infiniti attraverso delle soluzioni intelligenti e innovative».
Il padiglione dedicato al pianeta Terra
Terra offre un viaggio durante il quale il visitatore è “immerso” nella natura. Si comincia con il percorso che attraversa il mondo marino.
Qui, il “viaggiatore” si trova di fronte ai gravi problemi che affliggono i nostri mari. L’inquinamento da plastica e il sovra-sfruttamento delle risorse. Gli impatti dannosi delle scelte dell’uomo.
Questa “esperienza emotiva” è concepita per far riflettere tutti i visitatori su come le azioni antropiche incidano sull’ambiente. Durante il percorso, la voce narrante del video pone alcune domande cui i viaggiatori devono rispondere.
Un tunnel conduce poi al percorso Foresta. In un ambiente – interattivo – che ricorda molto il film “Avatar”, gli ospiti passeggiano attraverso le radici delle piante. Anche in questo caso, i visitatori alla fine del tour devono fare i conti con gli effetti devastanti delle azioni dell’uomo.
Gli organizzatori hanno stimato che parteciperanno circa 25milioni di persone.
Ci vuole collaborazione per salvaguardare il futuro di tutti
«Negli ultimi cinquant’anni, abbiamo cercato di costruire ponti, connessioni e partnership in tutto il mondo perché crediamo in un’autentica collaborazione per salvaguardare il futuro di tutti», ha citato lo sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum.