RISPARMIARE LA RISORSA IDRICA IN AGRICOLTURA CON LA SPERIMENTAZIONE MESSA IN CAMPO DA ENEA
Un ottimo risultato è stato conseguito dalle sperimentazioni condotte dal progetto VALUE CE IN, coordinato da ENEA.
È stato messo a punto un sistema innovativo prototipale per il riuso delle acque depurate destinate all’irrigazione di peschi e pomodori. Utilizzare, dunque, le acque reflue depurate per irrigare e fertilizzare i campi, ha soddisfatto fino al 70% del fabbisogno idrico irriguo dell’Emilia-Romagna.
Ciò ha ridotto di circa il 30% anche i costi per i concimi. I dati generali della sperimentazione, particolarmente importanti in un momento di carenza della risorsa idrica come quello attuale, sono molto promettenti per l’agricoltura.
A differenza dell’acqua di rete, infatti, le reflue contengono già alcune sostanze nutritive necessarie per la crescita delle piante. Assenti le contaminazioni di Escherichia coli a livello sia di germogli sia di frutti.
Un sistema di irrigazione che tiene conto delle esigenze delle colture
La sperimentazione, durata circa due anni, che proseguirà nell’ambito di altri contesti progettuali, ha avuto luogo presso il depuratore di Cesena. Con oltre un milione di euro di investimenti, il territorio ha ottenuto importanti benefici ambientali. Il progetto di ricerca è stato possibile grazie all’installazione di una centralina di controllo e di automazione particolarmente intelligente.
Questa, infatti, è in grado di gestire e ottimizzare il riuso delle acque trattate in funzione delle esigenze idriche e nutrizionali delle singole colture.
I tecnici hanno programmato la centralina, quindi, in modo da garantire l’attivazione di pompe, elettrovalvole e di dispositivi per l’irrigazione e la fertilizzazione delle piante. Il tutto tenendo conto del fabbisogno idrico delle colture e del contenuto di nutrienti già presente nelle acque depurate. In questa fase, inoltre, i tecnici hanno sperimentato dei sistemi di microirrigazione innovativi.
Il riuso delle acque in agricoltura
Il nuovo sistema sperimentale applicato al depuratore cesenate va nell’ottica di una sempre maggiore valorizzazione della risorsa.
Le acque in uscita dai depuratori, essendo di buona qualità, possono infatti essere riutilizzate per alimentare i principali canali dei nodi idraulici. La sperimentazione del riuso è stata possibile grazie ad accordi con i Consorzi di Bonifica e si inserisce nell’ottica di un sistema di economia circolare.
La depurazione delle acque reflue già di per sé rappresenta un’azione di recupero e di salvaguardia ambientale. Con questa sperimentazione si genera un positivo impatto ambientale, sociale ed economico per il territorio.