Agricoltura biodinamica ha un fondamento scientifico? Come funzionano e quanto rendono le coltivazioni biodinamiche?
In questa guida scopriamo tutto quello che c’è da sapere su agricoltura biodinamica cos’è.
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Agricoltura biodinamica: significato
La biodinamica è, allo stato attuale e in base alla letteratura scientifica al momento disponibile, considerata una pseudoscienza. Se alcuni dei dettami dell’agricoltura biodinamica hanno, infatti, un riscontro scientifico, altri non lo hanno affatto.
L’agricoltura biodinamica include una serie di tecniche volte a promuovere un maggiore equilibrio dell’agricoltura con l’ecosistema terrestre. Si basano su una visione spirituale e antropofisica del mondo, in cui il suolo e la vita che si sviluppa in esso sono visti come un unico organismo vivente.
La salute di questo organismo vivente va promossa e valutata in modo olistico. L’azienda agricola stessa è un organismo vivente immerso in forze cosmiche.
Principi e obiettivi dell’agricoltura biodinamica
Gli obiettivi della biodinamica sono quelli di:
- mantenere la terra fertile;
- mantenere in buona salute le piante;
- accrescere la qualità dei prodotti.
Come realizzarli? Utilizzare concimi del tutto naturali e favorire la biodiversità della coltura sono i primi passi. Le coltivazioni biodinamiche, come l’agricoltura biologica, escludono dunque i concimi sintetizzati in laboratorio e considerano fondamentale la biodiversità connessa all’agricoltura.
Nella biodinamica, però, concimi naturali e biodiversità hanno uno scopo diverso. Non sono utilizzati solo per la semplice salvaguardia dell’ambiente, ma servono a rendere il suolo vivo e in salute. Infatti solo un suolo vivo può permettere la crescita delle piante. Mentre i concimi minerali favoriscono la nutrizione delle radici, il concime naturale proveniente dalle stalle renderebbe “vivo” l’intero suolo.
Metodi e pratica nella coltivazione biodinamica
I metodi biodinamici escludono l’utilizzo di qualsiasi innovazione scientifica o tecnologica collegabile alla rivoluzione verde e tipica dell’agricoltura sostenibile e 4.0.
Una pratica è chiamata il sovescio. È l’interramento di particolari piante a scopo fertilizzante. Insieme alla rotazione delle colture permette al terreno di mantenersi ricco di nutrienti. I “preparati biodinamici“, ottenuti da letame, polvere di quarzo o sostanze vegetali, in diluizione omeopatica, sono spruzzati periodicamente, a cadenze regolate dalle fase lunari e dalle costellazioni. Uno di questi è il preparato 500. È un trattamento di corna di mucca, che viene spruzzato sul terreno per aumentarne la fertilità.
Queste pratiche non hanno, però, alcuna valenza scientifica.
Origine e storia della teoria agricola della biodinamica
La biodinamica si differenzia dall’agricoltura biologica per l’utilizzo di pratiche esoteriche e di soluzioni di preparati mutuate dall’omeopatia. Utilizza, infatti, lo schema delle fasi lunari e le posizioni delle costellazioni dei pianeti.
Le coltivazioni biodinamiche nascono dalle considerazioni sull’agricoltura del teosofo ed esoterista Rudolf Steiner. Egli si occupò di svariate tematiche, interpretandole attraverso le visioni della teosofia, cioè una disciplina che combina la conoscenza mistica con l’indagine scientifica. Inoltre, nelle sue riflessioni, sono presenti anche influenze provenienti da varie religioni, incluso il cristianesimo e il buddhismo.
Poco prima di morire nel 1924, Rudolph Steiner, pur essendo privo delle relative competenze, tenne una serie di otto lezioni sull’agricoltura intitolate “Impulsi scientifico-spirituali per il progresso dell’agricoltura“.
L’oggetto di queste discussioni era la fertilità del suolo e le forze cosmiche e spirituali che impregnerebbero il nostro mondo. In questa occasione ebbe origine l’agricoltura biodinamica. Più che come un metodo di produzione agricola nasce quindi come filosofia, che crede nelle “energie vitali” infuse nella materia inanimata.
Il marchio di agricoltura biodinamica
Nel 1941 nasce l’associazione Demeter International. Agricoltura biodinamica diventa un marchio commerciale detenuto dalla Demeter International.
Il marchio viene conferito agli agricoltori e ai produttori di vini che adottano la metodologia e gli standard promossi dall’associazione, sia nella fase di produzione sia nella fase di trasformazione del prodotto agricolo.
Negli Stati Uniti il marchio agricoltura biodinamica è concesso solo ai prodotti certificati dalla Demeter. La Comunità Europea ha invece respinto le pretese della Demeter International, che ha così intentato un contenzioso.