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In Israele le persone con disabilità possono godersi gli spazi aperti
Negli ultimi dieci anni, la legislazione progressista di Israele ha portato avanti gli adattamenti dell’accessibilità nei parchi e nelle foreste del Paese mediorientale.
Strutture per una maggiore accessibilità sono state installate in circa settanta parchi nazionali e siti archeologici amministrati dall’Autorità per la Natura e i Parchi di Israele (INPA) e in trecento foreste gestite dal Keren Kayemeth LeIsrael-Jewish National Fund (KKL-JNF), ente non governativo.
L’accessibilità dai parcheggi ai sentieri, dai servizi igienici alle aree pic-nic
Alcuni parchi hanno segnaletica vocale e marcatori di marcia sensoriali per persone con disabilità visive; campi da gioco adattivi e impianti sportivi per le persone con una gamma di disabilità.
Alcuni degli adattamenti più ambiziosi sono stati realizzati anche prima che entrassero in vigore le leggi sull’accessibilità del 2008. Come a Masada e Tel Dan, per esempio, i primi due siti allestiti per persone con disabilità.
Masada è una fortezza in cima a una montagna, sito patrimonio mondiale dell’UNESCO. La leggenda, scrive ISRAEL21c, narra che una banda di ribelli ebrei resistette al potente esercito romano nel I secolo EV (Era Volgare) e poi eseguì un suicidio di massa piuttosto che essere catturata.
Il sito adattato di Masada è stato inaugurato nel 2000, da un gruppo di cinquanta persone con disabilità salito in cima alla funivia.
Oggi, ogni nuova aggiunta a un sito INPA è pianificata in coordinamento con un professionista dell’accessibilità.
Il piano pluriennale per migliorare l’accessibilità nei siti gestiti è stato completato, investendo enormi risorse, da KKL-JNF nel 2018, in coincidenza con il 70° anniversario della nascita della nazione.
Oggi, tutte le persone con disabilità possono visitare e godere di foreste, parchi e spazi aperti in Israele
Nel dicembre scorso, in occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, più di mille visitatori, con varie disabilità, hanno esplorato quattro siti KKL-JNF in cui è stata organizzata una serie di attività: Hula Lake Park a nord, Ilanot Forest e Ben Shemen Forest nel centro, e Beit Eshel nel sud.
A Hula Lake Park, che ha ricevuto l’Israel Accessibility Prize nel 2016, circa quattrocento partecipanti sono stati portati in un “tour esperienziale” su un carro trainato da un trattore, dando loro una visione ravvicinata degli uccelli e della fauna selvatica all’interno del parco.
Nei punti di osservazione, i disabili con problemi di vista possono collegarsi a colonne “step hear”, con un braccialetto al polso o un’applicazione che attiva l’audio guida informativa.
Venti o trenta anni fa, chi non fosse stato un buon marciatore o anziano o avesse avuto un bambino in un passeggino, non avrebbe avuto modo di fare escursioni i questi posti.
Oggi i parchi sono più user-friendly (di facile utilizzo) per tutti. Si può parcheggiare facilmente, fare una breve passeggiata e divertirsi. L’accessibilità a foreste e parchi in Israele ha aperto le porte anche alle famiglie di persone con disabilità.
Nel 1999, l’ex pilota dell’aviazione israeliana Yuval Wagner, rimasto anni prima paralizzato a causa di un incidente aereo, ha fondato Access Israel, un’associazione senza scopo di lucro. Per anni, la sua sedia a rotelle ha impedito a lui e alla sua famiglia di godersi le gite nei numerosi parchi naturali di Israele, «ora è uno dei principali Paesi al mondo per l’accessibilità alla natura», afferma Wagner.
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