UN ECOVILLAGGIO PER DIFENDERE LA NATURA ED EVITARE GLI SPRECHI IDRICI È STATO REALIZZATO A MODENA
L’acqua è un bene prezioso, da custodire e da non sprecare. Anche Modena, come altre città dell’Emilia-Romagna, è chiamata ad affrontare e a prevenire gli effetti dannosi dei cambiamenti climatici.
La possibilità di nubifragi e alluvioni, così come, di contro, i periodi di siccità estrema come quello che stiamo attraversando sono sempre più frequenti.
Per questo motivo è necessario, oltre che urgente, attuare possibili strategie e soluzioni per contenere le conseguenze di eventi meteoclimatici acuti.
Nasce con queste finalità l’Ecovillaggio di Montale, alle porte di Modena, che contribuisce a rifornire costantemente la falda acquifera. In tal modo, si evitano sprechi e dispersioni del prezioso bene comune.
Ecovillaggio di Montale, un quartiere proiettato verso il futuro
Il ciclo dell’acqua è alla base del progetto urbanistico dell’Ecovillaggio e avviene in tre fasi: raccolta, conservazione e riutilizzo.
Tutte le scelte urbanistiche abbracciano la “filosofia antispreco”, con un’attenzione alle risorse della natura e in particolare del ciclo dell’acqua.
Dal “water park”, il parco resiliente capace di resistere ai nubifragi alla raccolta dell’acqua dai tetti, all’installazione dei frangigetto nei rubinetti delle case ecologiche.
Tutto conduce verso un uso e consumo più responsabile dell’acqua e delle altre risorse naturali. Nasce da queste premesse l’Ecovillaggio di Montale, alle porte di Modena, per rendere efficiente l’utilizzo di ogni elemento di architettura a beneficio dell’uomo e dell’ambiente.
Le case costruite per evitare la dispersione idrica
In caso di nubifragi o alluvioni, fenomeni estremi e sempre più frequenti, l’acqua in Ecovillaggio non si disperde. Si raccoglie in falda e nei periodi più siccitosi irrigherà le essenze. Queste, a loro volta, provvedono al disinquinamento e alla regolazione del microclima.
Questo sistema di conservazione dell’acqua evita danni come allagamenti e non alimenta rischi idrogeologici. All’interno delle abitazioni, l’applicazione del frangigetto ai rubinetti riduce il flusso dell’acqua domestica, evitando così gli sprechi.
Un altro contributo importante si lega al sistema di raccolta dell’acqua piovana dai tetti delle abitazioni che viene convogliata in tubi drenanti e pozzi.
In seguito, i residenti useranno l’acqua raccolta in falda, fitodepurata, per scopi irrigui. Ciò permetterà alle piante di Ecovillaggio di svolgere il loro ruolo regolatore del microclima. Anche in futuro l’Ecoquartiere continuerà a lavorare in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda ONU 2030.