PER CELEBRARE IL 1° MAGGIO, ROMA E TARANTO, SI SONO ESPOSTE PUBBLICAMENTE, TRA MUSICA E POLITICA, SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE E SULLA TRANSIZIONE ECOLOGICA
Il 1° maggio 2023, due città d’Italia si sono esposte pubblicamente, tra musica e politica, sul tema della sostenibilità ambientale e sulla transizione ecologica.
Roma, in pieno centro storico, in una città strutturata e accogliente. Taranto in piena periferia urbana verso sud/est, in un quartiere abbozzato e poco strutturato.
A Roma l’aria era di festa, sotto una pioggia battente e continua, dove i temi erano sentiti come giusti da sostenere per l’Italia, l’Europa, il Pianeta Terra.
A Taranto l’aria era d’attesa, di un segnale che dovrebbe arrivare. E i temi trattati erano sentiti, per migliorare la città, la sua periferia, la sua ex Italsider. Dove la sostenibilità e la transizione ecologica sono da attuarsi oggi. Non solo sotto l’aspetto energetico generale ma, soprattutto, sotto l’aspetto primario, semplice, ambientale del capoluogo, della periferia, del suo porto. I quali hanno un bisogno urgente di essere restaurati, progettati, ripuliti dalle superfetazioni contemporanee in abbandono e coprenti, in molti casi, gli immobili storici. Da reinserire nel sistema economico della città e dell’Italia.
Lo sguardo e gli occhi dei ragazzi della piazza di Roma erano un po’ più allegri e sorridenti, più aperti e fiduciosi del futuro.
A Taranto lo sguardo e gli occhi dei ragazzi erano nel vuoto, nel nulla, in attesa di ricevere un segnale di rinascita urbana. Che, per le sue proporzioni, non può nascere solo dai singoli cittadini, ma da un sistema di governo della città, della periferia, del territorio regionale.

Se Roma rappresenta e sintetizza la sfida ideale, teorica e filosofica della sostenibilità ambientale e la transizione ecologica, Taranto è la vera sfida fisica. Dove è necessario intervenire subito, in tempo reale, nell’immediato, con Piani di Recupero e Rigenerazione Urbana condivisi tra pubblico e privato. Da attuare a zone o per quartieri urbani, sotto l’egida di commissari straordinari di nomina pubblica. Che possano, com’è avvenuto in alcuni cantieri pubblici in Italia, dare inizio e concludere con il fine lavori e l’inaugurazione, una nuova vita a zone, quartieri e parti economiche importanti della città e del suo sistema urbano.
Riportare la fiducia nei cittadini e nella città di Taranto
Solo una scelta e un incarico politico-amministrativo di tale importanza e di tale proporzione, riporterebbero fiducia nella città, nei cittadini, negli sguardi, negli occhi, di un’intera generazione. Ormai da tempo sistematicamente delusi da quanti e pubblicamente, hanno dichiarato di occuparsi dei temi della città. Della sua urbanistica, della sua edilizia contemporanea, della sua architettura storica e dei suoi numerosi luoghi archeologici che raccontano una città antichissima come Roma.
Taranto però, al contrario di Roma, ha bisogno oggi di essere aiutata da uomini e donne capaci, sostenuti da progetti pubblici e privati possibili e attuabili nel breve, medio e lungo periodo. Inseriti, però, in una visione progettuale complessiva per la rinascita della città. E per risolvere, contestualmente, il suo problema storico della sostenibilità ambientale e della transizione ecologica, in relazione all’ex Italsider e al suo porto.
A Taranto, lavoro, sostenibilità, transizione e salute dei cittadini sono gli elementi strutturanti di progetti possibili per la popolazione vivente. Ma, soprattutto, per una generazione di giovani e adulti che vorrebbero orientare il proprio sguardo e la propria attenzione verso un futuro possibile e immediato di vita e lavoro. Nella città, nel territorio, in Puglia, luoghi in cui sono nati e in cui vorrebbero vivere in un prossimo futuro, a servizio di una vita urbana migliore.
È nostra competenza promuovere l’associazionismo cittadino sui temi e progetti da sviluppare con ipotesi di recupero e riqualificazione urbana possibili e condivise con i cittadini. Bensì, è competenza di alcuni specifici amministratori comunali, provinciali, regionali, del governo nazionale, intercettare economie ed elaborare piani economici a supporto di progetti possibili e attuabili. A sostegno del lavoro, della sostenibilità ambientale, della transizione ecologica e della salute pubblica di Taranto.
Bibliografia Essenziale:
Leonardo Benevolo, “L’Italia da costruire”, Giuseppe Laterza & Figli, Roma-Bari 1996.